Spesso, i detrattori delle zone a regolamento specifico, adducono, come motivo delle loro ragioni, il fatto che siano delle zone cosiddette “pollaio” in cui basta mettere in ammollo la mosca per vedere all’amo un pollo/pesce.
Noi abbiamo sempre sottolineato come una giornata sul Tronto non sia mai scontata anzi, non è escluso che il “cappotto” sia sempre in agguato.
A testimonianza di quanto diciamo possiamo portare come esempio ciò che è avvenuto nell’ultima settimana.
Sabato 15 Novembre il nostro amico Enrico ha deciso di scendere in ARS, zona Agraria, per vedere in che condizioni fosse il fiume.
Per farla breve, son venuti fuori dei pesci sui quali non vogliamo esprimerci, anche perché saremmo parziali nel giudizio però, le foto che vi mostriamo, possono darvi un’idea di come fossero.
A detta dello stesso Enrico, la giornata è risultata essere molto divertente sia per il numero ma, soprattutto, per la qualità del pescato che in molti casi faceva dimenticare realmente di essere in un tratto cittadino e, dalle altre immagini che vogliamo condividere qui sulla newsletter, non facciamo fatica a credergli.
Ma, come il titolo suggerisce, nel Tronto di scontato non c’è nulla e, basta un cambio repentino di temperatura, che l’attività ne risenta in maniera considerevole come sabato 22 quando, scesi io ed Enrico nel medesimo tratto, le trote erano apatiche al punto di vederne uscire fuori solo un paio a streamer al termine della mattinata.
Il tutto è probabilmente da attribuire alla temperatura dell’acqua, calata bruscamente negli ultimi giorni, che ha sorpreso le nostre amiche a tal punto di bloccarne la solita attività.
Fortunatamente già il giorno seguente (Domenica 23 Novembre), con livelli e trasparenza delle acque ottimali, alcuni frequentatori della riserva, venuti anche da Bologna e dai pressi della capitale, hanno avuto maggiore fortuna e hanno detto di essersi divertiti.
L’unica cosa che mi sento di dire è che, sebbene la voglia di imprecare sia tanta quando capito in giornate “no”, basta che mi fermi un attimo, rifletta e il primo pensiero che mi viene in mente è: “Per favore Tronto, non cambiare mai”!!
A presto
Remo
Con molto piacere siamo qui a raccontare la splendida giornata trascorsa insieme nel winter cast durante il quale molti pescatori hanno approfittato dell’ottima condizione della riserva (livelli bassi ed acqua limpida) per andare a pesca.
La loro giornata è trascorsa in parte in riserva ed in parte nel piazzale del Morelli adibito per l’occasione a location sia per consumare il pranzo che per la manifestazione stessa.
Alcuni pescatori subito dopo il pranzo sono tornati in pesca mentre altri si sono fermati nel piazzale alcuni a provare le canne degli amici ed altri a confrontarsi sulle varie tecniche di lancio e di pesca.
I punti più frequentati della riserva sono stati il tratto che dal Morelli (location del winter cast) va a risalire a monte e naturalmente sotto i due ponti, sia a salire che a scendere.
Innumerevoli sono state le catture fatte, sia a secca che a ninfa nei vari tratti battuti.
La nostra attenzione si è focalizzata su una ragazza, accanita pescatrice (Tiziana), che ha rinunciato al pranzo, offerto dal fly fisherman club, pur di trascorrere più tempo possibile in acqua.
Solo nel tardo pomeriggio, quando ormai noi del club stavamo ripulendo e smontando i gazebi, abbiamo visto tornare dal fiume questa temeraria ragazza, che si è fermata tra noi per raccontarci la sua splendida giornata trascorsa in riserva.
Nella speranza che la giornata sia stata lieta a tutti vi aspettiamo numerosi nella nostra riserva per la prossima edizione del “Winter Cast”
Grazie a tutti i partecipanti,
Fly fisherman club
FLY TYER = WALTER LUZI
Amo : Hanak H 130 BL 20#
Filo : Uni-T bianco+nero 17/0
Addome : Filo bianco+nero
Rigaggio : Filo bianco
Torace : Dubbing nero
Ali : Due piume grizzly
Hackles : Una piuma grizzly
Testa : Filo nero
Fly Tyer = Antonio Napolitano
MATERIALI IMPIEGATI
AMO : TMC 103BL #13-18
CORPO : 2 fibre di pavone
CODE: Lana Rossa ( o antron Yarn Rosso)
HACKLES : Gallo Brown
FILO DI MONTAGGIO : Nero
Che dire signori….anche questa è fatta.
La buona riuscita di un evento, anche per chi è avvezzo ad organizzarne, non è assolutamente una cosa scontata figuriamoci raggiungere un risultato a dir poco straordinario.
Considerando che, chi si è preso il gusto di contare gli intervenuti, ha detto di essere arrivato ad “84” per poi aver terminato il conto solo per stanchezza, possiamo affermare senza ombra di dubbio che il nostro livello di soddisfazione è andato ogni più rosea aspettativa.
Per questo motivo non ci stancheremo mai di ringraziare l’amministrazione comunale che ha ripristinato la zona Morelli nella giornata di venerdì in men che non si dica, l’amministrazione provinciale che ci sostiene ininterrottamente da diversi anni, Legambiente che, dandoci la possibilità di diventare un circolo ad essa associato, ci ha dato la convinzione di avere un supporto continuo ad ogni iniziativa e, non per ultimo, il Circolo tennis Morelli che ci ha consentito di utilizzare parte della propria attrezzatura affinché potessimo allestire al meglio la giornata.
Ma, senza nulla togliere a chi abbiamo appena menzionato, il successo va soprattutto a tutti coloro intervenuti.Il Mayfly Club di Bologna, che, con i numerosi partecipanti, ha saggiato, rimanendone positivamente impressionato, le qualità del nostro amato Tronto.
Il Mosca Club Vallesina che, oltre ad allietarci con la propria presenza, ha fatto fare amicizia col fiume cittadino una ragazza che, per farle terminare la giornata di pesca, c’é solo voluta la notte viste le numerose ed ottime catture effettuate.
Gli amici della SIM, il cui entusiasmo a partecipare alle nostre iniziative ci gratifica ogni volta di più.Tutti gli amici, pescatori più o meno assatanati di noi, che hanno accolto l’invito rivolto loro affinché potessimo condividere una giornata in simbiosi con la nostra passione.
Tutte le nostre signore che ci supportano ad ogni evento e ci sopportano tutti gli altri giorni.Potremmo continuare all’infinito, vista l’infinita soddisfazione provata a fine giornata, ma per ovvi motivi finiamo qui.
Sperando di non aver dimenticato nessuno (e semmai l’avessimo fatto ce ne scusiamo tantissimo) vogliamo, solo per dovere di cronaca, dire chi é stato l’organizzatore di quanto descritto sinora: semplicemente, immarcescibilmente ed instancabilmente il FLY FISHERMAN CLUB.
Avvicinatomi da poco tempo alla pesca a mosca e con ancora alle spalle ricordi freschi di pesca al tocco, passata e gare al pesce bianco, mi trovo fortuitamente a conoscere un pomeriggio di giugno, sulle rive del torrente Castellano, un gruppetto di ragazzi del locale club di pesca a mosca. E’ quel giorno, vedendoli lanciare e guardando le loro mosche autocostruite, che il demone si impossessa della mia anima alieutica.
Demone che anno dopo anno, continua a possedermi. Trascorso circa un anno frequentando i ragazzi del club, ascoltando i loro racconti di uscite di pesca fantastiche, decido di aggregarmi a due di loro, Sandro e Aldo, in una settimana sulla Traun. Non so neanche dove si trovi questo fiume, ma ne ho sentito parlare talmente tanto che nel mio subconscio si è generata un’aspettativa del tipo “vai sulla Traun e poi muori” (piscatoriamente parlando ovviamente!!!).
Mi rendo subito conto che la mia inesperienza e la scarsa capacità tecnica, potrebbero creare dei problemi ai miei due compagni di viaggio di gran lunga più esperti di me in fatto di pesca a mosca, ma la loro disponibilità e attenzione nei miei confronti, mi tolgono da ogni imbarazzo. Ottobre 2001. Si parte. Arrivati sul fiume, a Gmunden, la prima sensazione è quella di sentirmi totalmente disorientato. Non sono abituato sicuramente a fiumi di simile portata. Per di più la pioggia battente dei giorni precedenti, ha gonfiato il lago a monte e il livello del fiume è sicuramente al limite della pescabilità. Ad essere sincero uno sconforto iniziale mi assale e già mi prefiguro una lunga serie di cappotti.
Ma così non è. L’esperienza maturata da Sandro e Aldo, da anni frequentatori della Traun, si è rilevata determinante. Anche se con attrezzature relativamente pesanti, le catture sono abbondanti e di taglia e alla fine la settimana è entrata a far parte della schiera di ricordi che rimangono indelebili nella mente. Fu da quel momento che maturai la convinzione, a tutt’oggi quanto mai ferrea, che tra le varie cose che non hanno prezzo nella vita, si annoverano giornate e viaggi di pesca trascorsi in allegria e spensieratezza con gli amici!!!!
Marco Travaglini
FLY TYER : Angelo Piller
Indispensabile in tutti quei casi in cui abbiamo a che fare con acqua velata o alta. Testina in tungsteno rossa, fagiano e ice dub peacock…che volete di più! 😉
Ottima anche per i temoli!
Manca davvero poco, in questi giorni sono stati fatti gli ultimi ritocchi all’area predisposta per il raduno che Domenica 16 Novembre vedrà la partecipazione di tanti amici,pescatori a mosca (e non) per ribadire i cardini di questa nostra passione: confronto, coesione, condivisione e soprattutto pesca!
Abbiamo inoltre sistemato e ripristinato l’accesso al fiume nella zona campi da tennis ( circolo Morelli) dove transitando davanti al gazebo di legno si arriva al fiume.
Dopo le piogge che hanno influito sui livelli e sporcato l’acqua, ieri è stato possibile pescare in diverse zone della riserva con buone catture, forse a causa dell’acqua ancora un po’ velata ma con i livelli buoni, le trote erano in movimento e le ninfe con bead dai colori accesi hanno fatto la differenza.
A questo punto non rimane che darvi l’appuntamento a Domenica prossima e ditelo anche ai vostri amici.
Il Fly Fisherman Club
Visualizza e scarica la locandina dell’evento
Questo è il video racconto dell’avventura in Alaska fatta nel 2011 da Antonio , Graziano e Massimo sul fiume Situk nella penisola di Yakutat .
La natura selvaggia, la ricerca delle Steelhead e lo spirito di squadra sono gli ingredienti di base per questa esperienza unica.
Buona visione
TYER : Antonio Napolitano
AMO : TMC 103 BL #15
CORPO : Kapok Naturale
ALI : Para P. Wings White e Turkey Biot Grey
HACKLES : Light Grey Dun
FILO MONTAGGIO : Grey