IL PIAVE A SANTO STEFANO di Cadore

IL PIAVE A SANTO STEFANO di Cadore

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Ho avuto la fortuna di pescare in questo tratto in diversi periodi dell’anno e devo dire che ogni volta mi ha regalato giornate di pesca molto interessanti, per i pesci di qualità e per la conformazione del fiume che rende l’azione di pesca varia e tecnicamente impegnativa.

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Ad inizio stagione (metà Marzo – metà Aprile), l’attività in superficie è buona con schiuse e bollate presenti per gran parte della giornata.

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Verso Giugno  ho ottenuto buoni risultati con formiconi in foam e grosse ninfe fatte ballare nei correntoni, vedere lo stop del finale e ferrare restando, per un secondo, con il dubbio di aver agganciato un tronco fino a che  inizia il combattimento con le grosse fario o terribili iridee che mettono a dura prova i finali del 14-16 che normalmente uso, bellissimo !

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Pesci comunque in piena forma e ben pinnati come questa fario presa dal mio amico Massimo a secca.

IMG_5498In estate , Luglio-Agosto , forse è il periodo più difficile per via delle alte temperature e la scarsa attività durante le ore centrali ma pescando a ninfa  e streamer durante il giorno e a secca alla sera , ci si diverte in un contesto straordinario come quello delle dolomiti !

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L’ultima uscita  l’ho fatta a Settembre ed ho voluto pescare tutto il tratto dalla mattina alla sera, sondando ogni mattonella d’acqua, con terrestrial, mosche da caccia e micro ninfette, quest’ultime mi hanno dato enormi soddisfazioni praticando una pesca “ZEN” nelle acque più basse , restando sempre molto concentrato e attento ai minimi particolari (che hanno fatto la differenza)   risalendo il fiume  e pescando  prima davanti a me,dove avrei  messo piedi poco dopo  ed è li, in un palmo d’acqua che ho catturato  questa splendida fario !DSC02506Ha preso la mia piccola  ninfa ( su amo del 18-20)  montata con fagiano e due giri di seta floss arancio prima della testa realizzata con una pallina di tungsteno color oro di 2,5 mm. In questo caso avendo la luce del sole  che mi bruciava la superficie dell’acqua, devo dire che le cose che hanno fatto la differenza sono stati l’avvicinamento  e sopratutto l’utilizzo dello strike indicator in foam adesivo ( tipo Pinch On Float). Questo tipo di strike per me è formidabile in quanto ti permette un approccio discreto e di avvertire in tempo reale la mangiata,per cui la ferrata arriva quasi contemporaneamente 🙂

Che dire, Santo Stefano di Cadore, ottima meta per chi ama la montagna , le dolomiti, la pesca a mosca !foto 4-1

La canna che ho utilizzato è una 9′ per coda 4 ma anche una coda 5 va benissimo dovendo pescare a streamer o con grosse ninfe.

Il tratto   è lungo circa 4 Km ed è a numero chiuso per max 6 pescatori al giorno .

E’ consentito  l’utilizzo di un solo artificiale senza ardiglione, per i permessi di pesca rivolgersi a : Cartolibreria Gant – informatica Gant via San Candido, 32 – 32045 Santo Stefano di Cadore ( BL) Tel 0435.62559

Per la sistemazione io ho scelto Villa Marinotti che si trova nella vicina  Tai di Cadore (BL) con l’amico Angelo Piller, grande conoscitore di queste acque ma sopratutto grande pescatore, sempre disponibile per consigli pratici e indicazioni su questo tratto di fiume.

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