A cura di Remo Blasi
Tra le tante cose che volevamo migliorare nella gestione della riserva, figurava l’annullamento di quella finestra temporale, ad inizio di ogni anno, durante la quale i cedolini ufficiali dei tesserini della ARS Tronto (sia giornalieri che annuali) risultavano indisponibili in attesa che venissero stampati quelli ufficiali. Accogliendo un appunto fattoci da alcuni dei siti di distribuzione, che ringraziamo per averci sollevato il problema, abbiamo rilevato come fosse importante garantire la presenza degli stessi fin dall’inizio dell’anno. Ne abbiamo parlato all’amministrazione provinciale che ha subito provveduto ad attivare la macchina per arrivare a stampare i nuovi cedolini affinché siano disponibili sin dal 1° Gennaio 2015. Quindi, salvo imprevisti dell’ultimo momento, cari amici pescatori, sin dal 1° Gennaio non ci saranno più le difficoltà, seppur minime, dovute all’assenza dei cedolini nei punti di distribuzione che, teniamo a sottolineare, rimangono gli stessi dello scorso anno. In attesa del nuovo anno, per chi non l’avesse ancora visto, vi rimandiamo ad un filmato, fatto nell’inverno del 2013, tanto per ricordare che nell’ARS Tronto ci si diverte sempre….
Uno dei più bei viaggi di pesca , sia dal punto di vista delle catture che per la bellezza della natura e della vacanza stessa è stato quello fatto nella Lapponia svedese, al campo di Tjuonajokk. Dopo essere arrivati a Kiruna, la città dove in inverno costruiscono l’albergo completamente di ghiaccio, con un elicottero si arriva al campo.
L’arrivo non fu dei migliori, perchè arrivati al campo venimmo chiamati a dare soccorso ad un pescatore che colto da malore quando arrivammo noi già era morto di infarto. Io , Aldo ed Antonio rimanemmo per un po’ scossi pensando al fatto che in un posto così sperduto se succede qualcosa sono dolori.
Gli alloggi fatti in legno sono situati sulle rive di un lago e da qui con delle barche si parte per raggiungere i luoghi dove ci sono le rapide che costituiscono l’habitat ideale per temoli, trote e salmerini.
Il tempo varia velocemente e può succedere che da vento freddo e nevischio se si libera il cielo dalle nuvole si può pescare in maniche corte.
Si pesca sia a ninfa che a secca, ma la cosa alla quale bisogna prestare la massima attenzione è il dragaggio. I temoli artici possono sembrare anzi lo sono, agressivi; ma se una secca non galleggia perfettamente o una ninfa presa dalla corrente viaggia in maniera anomala ti puoi scordare le abboccate. in questo è stato di aiuto lo strike indicator , la guida non sapeva cosa fosse, ma alla fine della vacanza era già uno specialista in questo tipo di pesca.
A cura di Sandro Spuria
FLY TYER = WALTER LUZI
Amo: 16 gambo lungo
Filo: Marrone
Addome: Biot tacchino grigio
Ali: Punte piume gallopardo
Hackles: Piuma gallo grigio divisa da cdc
Testa: Filo di montaggio
FLY TYER = WALTER LUZI
Amo: TIEMCO 400T del 12
Filo: Marrone
Code: due fibre coda fagiano
Rigaggio: filo di cotone oliva
Addome: kapok marrone
Ali: Poli bianco
hackles: Piuma di gallopardo
Torace: kapok marrone
Testa: Filo di montaggio
In una bella mattina di primavera, ho deciso di provare questo nuovo artificiale in un tratto popolato da cavedani.
Pesco a caccia a vista.
Dopo un avvicinamento tattico ad una buca dove avevo già individuato alcuni cavedanoni, intenti a cibarsi in superfice, lego la pariassiale al tip 0,16 e lancio leggermente a monte del cavedano che mi è più vicino.
Piccolo scarto del cavedano …. alcuni secondi e deciso prende l’artificiale, ferro.
Per evitare che la cattura disturbi gli atri pesci forzo il recupero forte dello 0,16, libero il cavedano lasciandolo andare a valle.
Aspetto qualche minuto, pulisco ed asciugo la mosca.
I cavedani rimasti non sembrano spaventati, lancio nuovamente l’artificiale che questa volta draga dopo pochi secondi e viene rifiutato dal cavedano che si era avvicinato.
Aspetto un pò, alcuni falsi lanci, l’artificiale cade in acqua questa volta con il tip raggruppato e per il cavedano non c’è scampo.
La giornata di pesca è proseguita con altre catture, utilizzando sempre lo stesso artificiale.
A cura di Walter Luzi
Siamo lieti di informarvi che anche quest’anno, in concomitanza con le vacanze natalizie, il Fly Fisherman Club organizza il corso di costruzione artificiali per bambini.
Forti della buona riuscita delle passate edizioni, abbiamo pensato di riproporre questo evento il cui obiettivo è quello di avvicinare i più giovani al mondo della pesca a mosca attraverso una delle principali attività che la contraddistingue, senza ovviamente abbandonare lo spirito giocoso.
Il corso si svolgerà nell’immediato dopocena per permettere un regolare svolgimento senza arrivare ad orari non consoni ai più piccoli.
E’ d’obbligo ricordare che, come nelle precedenti edizioni, al termine del corso ogni bimbo riceverà un attestato di partecipazione sperando che, un giorno, questo possa essere ricordato come la spinta iniziale del lungo viaggio nel mondo della pesca a mosca.
Questa volta, ad ampliamento del programma del corso di costruzione ci sarà un breve corso di lancio da effettuare con le micro practice rod, canne normalmente usate per allenamento e valide anche per introdurre i bimbi al mondo del lancio con la coda di topo.
Per quanto riguarda l’età dei piccoli l’intervallo di riferimento, senza essere troppo rigidi, va dai 6 ai 12 anni.
Nelle prossime newsletter vi daremo maggiori dettagli sulle date e sugli orari in modo che ognuno possa organizzarsi al meglio.
Non vi lasciamo senza prima avervi aggiornato circa la situazione dell’ARS Tronto.
Per tutta la settimana, nonostante qualche pioggia, livelli e trasparenza delle acque sono rimasti ottimali.
Le catture, come qualcuno ha avuto modo di vedere sia in Pipam che nella nostra pagina Facebook, ci sono state e anche di ottima qualità.
Per ora non ci resta che salutarvi dandovi appuntamento alla prossima news.
A cura di Remo Blasi
Venerdì scorso abbiamo cominciato la costruzione di alcune mosche per la stagione 2015.
Come sempre il nostro fly tyer, Walter Luzi, ci ha omaggiato della sua esperienza di costruzione, illustrandoci i passaggi per la realizzazione di artificiali no-hackle su ami dal 16 al 20.
In particolare ci si è dedicati ad imitazioni di effimere molto catturanti nell’ ARS Tronto ad inizio primavera.
Al morsetto si sono succeduti Aldo, Massimo, Enrico e Walter che hanno realizzato alcune di queste imitazioni da inserire nelle loro fly box.
La serata si è alternata tra momenti di costruzione e momenti di relax, festeggiando, ma soprattutto gustando i buonissimi dolci fatti dalla moglie di Enrico.
Mentre noi per attendere la primavera stiamo armeggiando al morsetto, c’è già chi è partito per l’emisfero Australe dove la primavera già sta quasi per finire ……… un in bocca al lupo al nostro amico viaggiatore …….
Per quanto riguarda la situazione della riserva, possiamo positivamente rilevare che per tutta la settimana scorsa i livelli si sono mantenuti ideali così come la trasparenza delle acque. Queste condizioni hanno favorito una buona attività.
P.S.
Se volete conoscere questo personaggio misterioso ma soprattutto il racconto del suo viaggio, non perdete le prossime newsletter.
A cura di Lino Liberati
Correva l’anno 1987,( lo so e’ antica come introduzione, ma a me piace ,perche’ mi fa tornare a parecchi anni fa con nostalgia ). La Traun a Gmunden era una favola. I mesi di Luglio ed Agosto erano affollati di Pam Italiani , provenienti per la maggior parte dal nord Italia.
Per noi era la seconda esperienza in questo fiume, e gia’ qualcosa avevamo capito.. , ma la cosa piu’ evidente era la numerosa presenza di pescatori , in albergo la sera si parlava quasi esclusivamente italiano , c’era un’atmosfera e una socialita’ che non ho piu’ riscontrato in altri luoghi. Fare conoscenze in questi momenti e’ sicuramente piu’ facile, ed infatti abbiamo stretto amicizia con pam provenienti dal Piemonte , dalla Lombardia, noi eravamo i piu’ meridionali, ma i piu’ simpatici e agguerriti. Ricordo con piacere l’incontro con Geremia che venne con la famiglia , e con Pietro ,che si faceva il viaggio da Torino tutto solo. Persone con cui abbiamo avuto costanti contatti ,e fatto nuove uscite e che ancora oggi sentiamo con piacere.
Sicuramente la pesca e’ uno stimolo per girare per il mondo, conoscere persone, scambiare esperienze e soprattutto crescere.
Con un po di nostalgia , anche per le catture di una volta……
A cura di Ubaldo Angelini
FLY TYER = WALTER LUZI
Amo : mustad 16 – 80150
Filo : marrone
Code : collare fagiano dorato
Addome : 2 fibre di occhio di pavone e seta rossa
Torace : 3 fibre occhio di pavone
Ali : piume gallina bianca
Hackles : piuma collo di gallo marrone
Testa : rachide piuma x hackles