Realizzazione = GRAZIANO VIVIANI
ELK HAIR CADDIS Vi presentiamo un dressing di questa popolarissima Sedge realizzato dal nostro amico Graziano Viviani, usata sotto le sponde facendola dragare o utilizzando il vettino della canna con dei piccoli colpetti ad imitare il saltello di questo fantastico tricottero che popola la ARS Tronto, praticamente irresistibile ! Vi consigliamo di costruirne a dozzine e magari con varianti in corpo verde o giallo e fateci sapere come è andata.
Inviate le vostre catture in ARS Tronto a : info@flyfisherman.it
Per tutti gli amici frequentatori della ARS TRONTO , di seguito pubblichiamo alcune info utili per i permessi e la nuova cartina aggiornata della riserva con gli accessi principali.Per pescare nella ARS Tronto No-Kill (AP):
effettuare un versamento sul conto corrente
N° 13400635
intestato a:
– AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE ASCOLI P.
UFFICIO CACCIA e PESCA SERVIZIO TESORERIA –
causale:
Permesso di pesca annuale stagione 2014
no-kill fiume Tronto “se annuale”
Permesso di pesca giornaliero valido per il…/…(inserire giorno / mese)
stagione 2014 no-kill fiume Tronto “se giornaliero”
Per l’anno in corso ( 2014 )
la quota per il permesso annuale è di euro 50,00 ( Cinquanta ).
La quota per il permesso giornaliero è di euro 8,00 ( otto )
( non dimenticate la data “giorno/mese” in cui si intende usufruire del permesso. Il giorno di utilizzo del permesso giornaliero va scritto sulla causale, almeno fino a quando non saranno pronti i tesserini dove sarà riportata la data della giornata di pesca )
Clicca sulla cartina per visualizzare e scaricare il file
PER INFO RELATIVE AI PUNTI DI RILASCIO PERMESSI VISITATE IL SITO WWW.FLYFISHERMAN.IT
a cura di GABRIELE CIARROCCHI
Il tarlo del bamboo è una specie di ossesione che ti prende e non ti molla più !
Questa cosa mi è successa una decina di anni fa quando vidi esposte, da un rivenditore della mia zona, delle bellissime canne da mosca in bamboo costruite da una nota azienda ,devo dire me ne innamorai subito e da quel momento il tarlo del bamboo iniziò a lavorare nella mia testa ..perchè non provare a costruirmela da solo ?
Fu così che dopo aver acquistato qualche libro che trattava l’argomento costruzione di canne in bamboo e cercando qualche info su internet, decisi di provare a costruirmi da solo le mie canne di bamboo .
Dopo circa otto anni dalla nascita della mia prima cannetta ,devo dire che il tarlo del bamboo è ancora molto attivo e spinge a migliorarmi continuamente in questo hobby stupendo 🙂
Per ora vi illustro solo alcuni passaggi iniziali per la realizzazione di una canna in bamboo ma via anticipo che prossimamente verrà realizzato un video con tutta la descrizione passo passo, dalla scelta dei culmi all’utilizzo in pesca con la “mia” canna di bamboo.
Ciao a tutti,
Gabriele Ciarrocchi
Foto e Testo = REMO BLASI
PERIODO = Estate 2012
Quanti PAM, almeno una volta, hanno desiderato di avere a “portata di canna” un luogo dove poter esercitare l’attività alieutica preferita? Un luogo che non richieda necessariamente trasferimenti paragonabili a traslochi per dar modo alle proprie code di distendersi o ai propri finali di raggrupparsi alla ricerca dell’ambita preda? Un luogo che, terminata una giornata stressante di lavoro, permetta di immergersi in un ambiente accogliente per ritemprare le meningi?
Io credo che in molti se lo siano chiesto e così anche i PAM del “Flyfisherman Club” di Ascoli Piceno che, anche grazie alla collaborazione dell’amministrazione provinciale locale, sono riusciti nell’intento di rispondere alle domande poste sopra creando la A.R.S. Tronto di cui ci accingiamo a parlare.
La riserva, sebbene si “snodi” per circa 4 km nel percorso che il fiume Tronto compie solcando la città di Ascoli Piceno, mantiene tutte le caratteristiche di un ambiente naturale gradevole sia ai pescatori che ai non “addetti ai lavori”. La popolazione di salmonidi presente è costituita da trote fario (mediterranee e puccini) e da sporadiche trote iridee, frutto, quest’ultime, di ripopolamenti legati al passato.
Il “Flyfisherman Club” (sempre coadiuvato come già detto da addetti del settore Caccia e Pesca della Provincia di Ascoli Piceno) non solo si occupa del ripopolamento della riserva ma ne monitorizza sempre lo stato constatando, tra l’altro, l’avvenuta riproduzione di specie immessa in ripopolamenti precedenti.
La “popolazione entomologica” presente in riserva è costituita sia da effemerotteri (del genere Baetis, Caenis, Ephemera, Ecdyonurus in particolare) che tricotteri.
Per quanto riguarda i livelli, essi sono condizionati dall’affluire di due torrenti (il Castellano ed il Chiaro) ma, ancor più, da un paio di dighe, a monte della città, che, in base alle necessità, potrebbero rilasciare più acqua della norma con l’ovvia conseguenza di alterare i livelli stessi.
Per limitare tale fenomeno si è giunti ad un’accordo con l’ente gestore di tali dighe che si è impegnato a ridurre al minimo i problemi appena menzionati. C’è anche da precisare, ad onor del vero, che la presenza di tali dighe permette che la temperatura dell’acqua non vada mai oltre i 18 gradi anche nel periodo estivo, garantendo un habitat ottimale alla popolazione di salmonidi presenti.Per quanto riguarda l’acqua che i due affluenti possono riversare dipende molto dagli eventi atmosferici più prossimi alla nostra uscita….
Ah, dimenticavo, ogni volta che si decide di scendere sul fiume, sebbene sicuramente il pesce non manchi, si deve lasciare in macchina la convinzione di fare sicuramente incetta di catture (anche se se ciò può ovviamente avvenire) perché si potrebbe rimanere delusi.
Questo grazie al fatto che i ripopolamenti vengono effettuati in periodi studiati a tavolino per far sì che i pinnuti si abiutino quanto prima all’ecositema presente nella A.R.S. e rendano tutt’altro che scontata una pescata in riserva.
Inotre, ahimè, posso confermarlo di persona in quanto, proprio pochi giorni fa quando, con il mio amico Antonio eravamo impegnati in una delle nostre uscite.Erano ore che pescavo a secca e non c’era verso di far salire qualche pinnuto a ghermire la mia mosca mentre altri pam presenti in riserva, in barba “all’elite” della secca , tiravano su, ogni tanto, dei pesciotti niente male.
Fortunatamente, sono riuscito con una versione povera (privata della piuma grizzly) della Adams Parachute, pescando in caccia, a guadinare un bell’esemplare di fario presente in riserva da un po’ di tempo e ad evitare un cappotto che, con i 36 gradi presenti al momento, non si abbinava assolutamente.
Altri giorni invece mi sono divertito, come quando, vedendo delle bollate classiche da emergente, montai un emergentina di effimera alla quale avevo messo un esuvia in yarn . Beh, su tre lanci tre trote!!!!
L’appunto importante da fare è relativo alle schiuse di insetti che non si fanno attendere. Alle sei di in un mattino di Agosto, ad esempio, c’era una schiusa di Caenis che faceva ribollire il fiume come una pentola al momento di buttare la pasta. O a tarda sera quando schiudono le effimere, senza escludere le bollate su sedge di misura non certo strabiliante.
Questa è ovviamente una descrizione sommaria della A.R.S. Tronto poiché, sebbene nata da una esigenza di PAM locali, l’obiettivo che si è prefissato il Flyfisherman Club è quello di far fruire il fiume a quanti, anche da fuori, vogliano sperimentare cosa vuol dire avere in città una riserva che funzioni.
Pertanto, volontariamente, non ci spingiamo oltre nella descrizione, sperando che la curiosità di PAM in cerca di nuovi “fronti dove combattere”, li spinga a farci visita.
Per chi arriva dalla A14 si prende l’uscita per Ascoli Piceno. Si prende successivamente il raccordo Ascoli-Mare (direzione Ascoli) per uscire in direzione Porta Cartara. Da qui si va a sinistra direzione centro e si va avanti, costeggiando il Castellano sino ad arrivare al primo semaforo (dopo circa 1-1,5 km). Passate il semaforo e dopo circa 50 m girate a sinistra per prendere una strada in discesa. Da qui fate 300-400 m e vi troverete la tabella della ARS Tronto sulla sinistra e siete arrivati. Se avete problemi chiedete alla gente del luogo dove passare per andare “sotto ai mulini” (denominazione locale del posto dove si trova l’accesso principale alla riserva). Sicuramente troverete qualcuno disponibile ad aiutarvi.Per chi arriva da Roma basta che esca alla stessa uscita (Porta Cartara) e segua le inidicazioni di cui sopra.
Siamo fiduciosi del fatto che in futuro numerosi nuovi PAM verranno a farci visita soprattutto perché…. chi è venuto è anche già ritornato.
Ripartiamo da qui , dopo le due piene devastanti di fine anno che hanno interessato tutto il tratto della ARS TRONTO ci troviamo davanti un fiume diverso, con buche e correnti spostate , conformazioni ormai storiche completamente trasformate.
La natura ha deciso questo cambiamento e noi non possiamo fare altro che rimboccarci le maniche e ricominciare anzi proseguire il nostro lavoro di pulizia, sistemazione sentieri, tabellazione ecc..
Domenica 09 Febbraio i membri del Fly Fisherman Club hanno effettuato un altra giornata ecologica.
un altro importante e concreto contributo per cercare di restituire alla riserva un aspetto dignitoso eliminando i rifiuti non solo esteticamente brutti ma anche dannosi per l’ambiente.
Tra i materiali reperiti e tolti dalle sponde c’erano buste,teloni di plastica, pneumatici, lattine, bottiglie,biciclette lamiere ecc. una vera bomba inquinante che con grande fatica stiamo eliminando.Il lavoro prosegue e ci auguriamo che oltre alle piene nessun altro si permetterà di usare non solo la Ars Tronto ma tutti i fiumi come pattumiera naturale.
Sempre in questi giorni è stato effettuato un ripopolamento di trote fario, pesci di qualità che si adatteranno benissimo alle acque del Tronto.
Ciao a tutti, vediamo a pesca sul Fiume !
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Conclusione Primo corso di costruzione per bambini Venerdì 4 Gennaio 2013
Testo e foto : REMO BLASI
Si è concluso venerdì 4 gennaio 2013 il primo corso di costruzione per bambini tenuto dal nostro club. Siamo rimasti veramente soddisfatti di come siano andate le cose in quanto i bimbi, oltre a divertirsi come è giusto che sia, hanno dimostrato un particolare interesse che, non possiamo nascondere, ha sorpreso positivamente anche noi.
Altra cosa che ci ha fatto enorme piacere è stato l`apprezzamento del nostro lavoro da parte dei genitori che ringraziamo per la pazienza e disponibilità dimostrataci.
Sperando di aver aperto a questi bimbi una porta verso il mondo della pesca a mosca, non ci resta che augurarci di vederli quanto prima sul fiume.
Ci siamo,
ormai l’apertura della pesca e’ alle porte. E’ sempre affascinante rispolverare “gli attrezzi del mestiere” dopo alcuni mesi di inattività .
In realtà esiste un vero e proprio rito legato all’apertura della stagione di pesca che comprende una serie di passaggi tutti da assaporare e vivere con tanta passione.
– LA CANNA
Solitamente dopo aver pescato si asciuga e si pulisce sempre la canna prima di riporla nel fodero per cui basta dare una controllatina generale alle legature e via , per i mulinelli il discorso cambia , la manutenzione e’ molto importante , che si tratti di un mulinello semplice senza frizione o di un large arbor con frizione, cerchiamo di mantenerli puliti e oliati.
– CODE
Forse insieme al finale e’ una delle cose fondamentali per pescare a Mosca . Con il lancio arriviamo al pesce proprio per mezzo della coda ed il finale per cui la cura di questi elementi va effettuata sempre.
Se ci accorgiamo che la parte di prima coda che fuoriesce dal mulinello presenta dei taglietti , la tiriamo tutta fuori e la giriamo ( ovviamente se trattasi di una DT) e cerchiamo di tenerla sempre ingrassata e pulita .
– WADERS
Permettono di muoverci in acqua fino alla cintura e di pescare tutto il giorno rimanendo asciutti, i WADERS devono per forza essere traspiranti e confortevoli , aiutano a pescare meglio e ad evitare i disagi dovuti a infiltrazioni o eccessiva sudorazione.
-SCARPONI
Esistono gli scarponi con suola in feltro e con suola in gomma, in abbinamento ai chiodi offrono entrambi buone garanzie ma ultimamente quelli in feltro sono stati banditi in alcuni fiumi esteri.
Gli scarponi con suola in gomma e relativi chiodi sono sicuramente più indicati anche negli spostamenti lungo le sponde con fondo scivoloso .
Qui la manutenzione consiste nel controllare il serraggio dei chiodi/viti e il cambio dei lacci se rovinati.
-MOSCHE
E’ bello esibire le scatole nei momenti di ritrovo con gli amici !! Non solo , le mosche fanno parte dell’inganno che architettiamo e per coprire tutte le situazioni abbiamo bisogno di molte imitazioni .
Nelle nostre scatole per l’inizio stagione non mancheranno le emergenti in CDC o pelo di cervo su ami che vanno dal 12 allo 22.
Le varie effimere adulte e spent con ali in poly o cdc con corpi sul giallino, oliva, grigio o rosso scuro.
Le solite mosche da caccia , imitazione d’insieme senza riferimenti precisi , costruite su ami più generosi che vanno dal 10 a 16.
Le ninfe con testina in tungsteno , magari fluorescente o semplicemente spiombate e classiche, qualche serie di streamer di varia grandezza.
TIPPET
I tippet-older sono ormai dei must nella pesca a Mosca . E’ sufficiente avere tutte le misure dal 7x al 1x e un paio di misure in fluoro carbon
Con questo mini-riassunto crediamo si possa affrontare bene la ripartenza , sperando di ripercorrere ancora una volta i sentieri , ricercare una cattura in una correntina o aspettare una timida bollata in una lama piatta ecc. rispettando sempre la natura che ci circonda praticando sempre un buon catch end release !
In bocca al lupo , Fly Fisherman Club