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Lo Sparpaglione

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Realizzazione

WALTER LUZI www.walterluzi.it

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Ephemera danica

Salve in questo mese la scheda tratterà ancora l’ordine degli effemerotteri e nello specifico la famiglia dei Baetidae genere Centroptilum e precisamente la specie Centroptilum pennulatum. Il tema comune di questi insetti finora trattati e che sono ampiamente diffusi in tutto il territorio nazionale.

Diffusione e specificit
Philum Artropodi
Ordine Ephemeroptera
Famiglia Ephemeridae
Specie Ephemera danica

L’Ephemera danica è presente su tutto il territorio italiano. E’ un insetto che predilige fiumi con fondi sabbiosi esassosi. Le ninfe in via di sviluppo, che possono crescere a lungo più di 30 millimetri, normalmente impiegano due anni per raggiungere la maturità tuttavia non vi sono prove che alcuni maturo in un solo anno e che altri, in particolare nelle zone di montagna e del nord fiumi più fredde, possono vivere fino a tre anni in forma di ninfa.Le ninfe scavano gallerie sotto ghiaia e limo. In primavera emergono dal letto del lago o fiume e migrano verso acque più basse. Questi grandi, insetti nuotano lentamente per salire in superficie e in questa fase sono più vulnerabili.
Il periodo di sfarfallamento va dalla metà di maggio e la prima settimana di giugno, ma ci sono variazioni regionali. La schiusa inizia generalmente nel primo pomeriggio e si protrae per diverse ore.Le subimago sono facilmente identificabili a causa delle loro grandi dimensioni, ma anche perché le loro ali sono opache e giallastre con venature marroni, mentre nella fase immago le ali sono brillanti e traslucide. Le zampe anteriori delle subimmago sono più brevi di quelli dell’immago così come le code.I maschi sono più piccoli e notevolmente più scuri, soprattutto nella fase dun. Gli occhi di un maschio sono notevolmente più grandi di quelle di una femmina.

NinfaEphemera_danica_(1)

Imago maschio

Ephemera danica c

Subimago

Haft

Generalità: ciclo biologico degli effemerotteri
A partire dallo stadio adulto gli Ephemeroptera smettono di alimentarsi a causa dell’atrofizzazione dell’apparato boccale. Non a caso in grecoephemeros significa “che vive un giorno”. Raggiunta l’immagine alare, la loro vita rimane infatti di breve durata: il più delle specie vive meno di un giorno, mentre solo alcune arrivano massimo a una settimana. Avendo così poco tempo a disposizione, gli insetti sono immediatamente alla ricerca di una compagna. L’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua. Il maschio afferra letteralmente la femmina trattenendola con le zampe posteriori (frequentemente più lunghe) e la tiene a sé con alcune appendici genitali di struttura a pinza o a forcipe. Per favorire l’individuazione delle femmine, che al momento dell’accoppiamento volano in grossi sciami nei pressi dell’acqua, i maschi possiedono generalmente degli occhi più grandi. In alcune specie gli occhi (che in quest’ordine sono sempre composti) sono suddivisi in due parti, una superiore – con delle faccette più grandi, ed una inferiore – con delle faccette più piccole. Nei Baetidae la parte superiore assume una particolare forma a torre dalla punta appiattita (formando i cosiddetti “occhi a turbante”) favorendo ulteriormente l’individuazione della compagna.
La brevità della vita degli adulti è compensata da un lungo processo di sviluppo larvale. Alcune larve arrivano ad impiegare 2 anni per raggiungere la prima muta (Ephemera danica), anche se la media rimane quella di un anno. Le larve di alcune specie posseggono ben 27 mute. Il loro sviluppo avviene completamente in acqua, o comunque nelle vicinanze della superficie. Si nutrono di piante ed alghe, e si ipotizza che alcune siano in grado di cibarsi di composti organici animali. Respirano grazie a branchie laterali appiattite, dette tracheobranchie (di solito 7) disposte lungo l’addome, anche se non mancano specie con branchie situate alla base delle coxe. In alcune specie le branchie possono essere in grado di vibrare agitando l’acqua intorno, in modo da supplire ad un’eventuale carenza d’ossigeno o addirittura in modo da generare una piccola spinta propulsiva nel mezzo acquatico. La maggior parte degli Ephemeroptera possiede tre appendici caudali, anche se nella rispettiva forma adulta ne possono manifestare un numero diverso

 

Francesco Quagliarini

Fermafilo per bobine

di Andrea Cuccaro (www.pipam.it)
Occorrente :

    • 1 ago grosso
    • 1 anello in maglia elastica ferma capelli per ogni bobina di monofilo

Tutti noi abbiamo o abbiamo avuto dei roccheti di monofilo da pesca che utilizzano un anello di plastica rigida per impedire al filo si srotolarsi ma quest’aggegio, prima o poi, o si rompe o diventa troppo largo per svolgere in modo adeguato il suo lavoro.
Prima lo sostituivo con degli elastici ricavati da una vecchia camera d’aria di bicicletta ma anche questi cedevano facendo diventare i miei rocchetti di filo dei bei gomotili e di coseguenza rovinando il filo.
Poi un giorno la scoperta, se non erro fu proprio Ghost a regalarmi il primo, usare gli anelli di maglia elastica per capelli per bloccare il filo.
Credevo tutti sapessero del semplice trucchetto poi la curiosità di un PAM per il mio portafinali mi ha convinto a scrivere questa paginetta in modo che la cosa arrivi a chi non lo sa ancora.
Basta sostituire il cerchietto con uno di quegli anelli di maglia elastica ed il nostro monofilo non si srotolerà più e sarà potretto della luce.
Di anelli in maglia elastica ne esistono di varie misure e colori per fare un buon lavora basterà scegliere quelli che più si avvicinano alla dimensione della nostra bobina.

Realizzazione :
Muniti di un ago un po’ grosso, far passare il filo da pesca dentro nella cruna, poi l’ago nell’anello …

… ed infine posizionare l’anello nel rocchetto avendo l’unica accortezza che non si arrotoli su se stesso.

A questo punto il “gioco è fatto” e basterà tirare l’estremità che fuoriesce dell’anello per avere a disposizione il filo che ci serve.

Andrea Cuccaro

© PIPAM.com

Mondo Pam – Novità MAGGIO

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Le ultime dal Forum….

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Mondo Pam – Novità APRILE

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La sicurezza prima di tutto!

Che stiate attraversando un torrente o un fiume, pescando in lago o mare, dal belly boat o dalla barca…con RESTUBE sarete sempreun po’ più tranquilli.

Vi basta tirare il cordino e in un attimo avrete a disposizione un cuscino gallegiante!

La cosa bella è che da chiuso RESTUBE ha le dimensioni ridottissime, tanto che una volta attaccato alla cintura vi dimenticherete di averlo dietro.


le news dal forum di PIPAMSchermata 2015-05-01 alle 17.47.59


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Canne Pozzolini in due pezzi – Occhiali Polarizzati Pozzolini

 

La Pozzolini Fly Fishing di Castenedolo, oltre alle ben note canne da mosca in 3 e 4 pezzi propone, per chi non ha problemi di ingombro, anche delle tradizionali canne in 2 sezioni dalle prestazioni eccellenti, dalle finiture eleganti e dal prezzo molto competitivo:

PRC 864 – CARBOLUX 8’6” # 4
Finitura elegante e raffinata con impugnatura in sughero super quality, portamulinello dorato con inserto in tuya, anelli monopiede dorati, fodero e tubo.
Canna leggerissima, performante ed estremamente piacevole. La sua azione progressiva medio rapida ed il particolare tipo di carbonio la rendono l’attrezzo ideale per presentazioni accurate con pose delicate e l’utilizzo di terminali sottili. Garanzia 5 anni – Prezzo €.250

PRP – SERIE PRECISION
L’utilizzo della tecnologia UCT ( Ultralight Composite Technology ) ha permesso la costruzione di canne estremamente leggere con una curva perfettamente progressiva ma dalla sorprendente rapidità e reattività.
Ideali per chi desidera un’azione fluida, piacevole e precisa.
Vengono proposte in 3 misure : 8′ # 4-5 , 8’6” # 4-5 e 9′ # 4-5.
Finiture di gran classe con sughero super quality, portamulinello con inserto in radica di tuya, anelli monopiede TiCh con coating al titanio, fodero e tubo. Garanzia 5 anni – Prezzo da €.240

PRR – SERIE REALCAST
Grazie alla loro azione progressiva media ed alla tecnologia UCT queste canne sono nel contempo leggere, rapide e molto performanti.
Vengono proposte in 3 misure : 8’6” # 4-5 , 9′ # 4-5 e 9 # 5-6 . Finiture con sughero super quality, portamulinello con inserto in radica di tuya, anelli monopiede TiCh, fodero e tubo. Garanzia 5 anni – Prezzo da €. 240

OCCHIALI POLARIZZATI POZZOLINI
La Pozzolini Fly Fishing di Castenedolo, commercializza una serie di occhiali polarizzati dall’eccellente rapporto qualità/prezzo.
Sono ideali per il tempo libero e per tutte le attività outdoor ma, particolarmente, per il flyfisherman che trae grandi vantaggi dalla localizzazione del pesce. L’eliminazione dei riflessi gioca un ruolo determinante per l’uso in pesca ma l’occhiale protegge, soprattutto, dalla troppa luminosità e dai danni arrecati dai raggi UV.

Il disegno è moderno ed elegante con leggerissima montatura tipo tartaruga e vengono forniti con un pratico astuccio con panno per la pulitura. Sono disponibili con lenti gialle per condizioni di scarsa luminosità e color ambra per condizioni di maggiore insolazione.
SNG Y – Gialle – SNG B – Ambra Prezzo €.27
Per chi porta occhiali da vista vengono commercializzate delle praticissime clips dotate di un meccanismo che consente di alzarle quando le condizioni ambientali non le rendano più necessarie.

Polarizzate e con UV400 protection, offrono prestazioni molto elevate e sono confezionate in un pratico astuccio trasparente.
Disponibili con lenti:
Gialle : per condizioni di scarsa luminosit�
Verdi : per luminosità media
Ambra : per luminosità intensa. CLP – Prezzo €.25

Per ulteriori informazioni :
www.pozzolinifly.com
o contattando la Pozzolini fly fishing – Via Trento 2a – CASTENEDOLO
Tel/Fax 030 2131002 e.mail info@pozzolinifly.com

Le vostre catture – Marzo

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Angler: Fabio Baiocchi

Tecnica: Streamer

Artificiale: Easy Streamer #10 ( vedi dressing)

Periodo: Ottobre 2014

Attrezzatura: Canna Sage Z-Axis 8,6 #4 – coda DT Floating, finale conico da 9 piedi, tip#16

Pesce: Trota Fario


Gold and Black Streamer

MATERIALI IMPIEGATI

AMO :       Hanak H900 BL #08-10

FILO :        Nero

BEAD:       Gold 4mm Tungsteno

SOTTOCORPO:    Ice Dub Sint Flash/Gold

CODE/CORPO: Marabou Nero

SPOT/COLLARINO: Filo Fluo Orange

Blood Knot

Blood Knot from Tightline Productions on Vimeo.

Written by: Phil Monahan
By : Tightline Productions

Velcro Fly Tying

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Questo semplice ma utilissimo utensile non può mancare sul vostro tavolo da costruzione, si realizza un 2 minuti e servono : una matita ( oppure un bastoncino o una penna ), una striscia di velcro adesivo, forbici e tronchese.

Otterrete così una sorta di baccheta magica per vaporizzare le fibre delle vostre ninfe, streamer ecc…

Di seguito vi illustriamo i passaggi per realizzare il “Velcro Fly Tying”

OCCORRENTE

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PASSAGGIO 1

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PASSAGGIO 2

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PASSAGGIO 3

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PASSAGGIO 4

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 PASSAGGIO 5

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PASSAGGIO 6

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 PASSAGGIO 7

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 PASSAGGIO 8

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L’utensile è terminato 🙂

Odontocerum albicorne

ENTOFLY

Siamo in primavera e in questo periodo i nostri ecosistemi brulicano di diverse specie di insetti che si accavallano nei cicli e quindi nelle presenze, quindi cercheremo di descriverne i più importanti.

Diffusione e specificità

Philum Artropodi

Ordine Trichoptera

Famiglia Odontoceridae

Specie Odontocerum albicorne

L’  Odontocerum albicorne è presente su tutto il territorio italiano. E’ un insetto che predilige acque correnti e fiumi fino a 1900 slm. La larva e la pupa è racchiusa in un astuccio di sabbia conico (mm18), che arriva alla schiusa sia sotto che sopra la superficie dell’acqua in marzo/ottobre e di frequente anche di giorno. L’insetto adulto (imago mm 13-20) presenta zampe grige e ali grigio argento più o meno scuro con striature nerastre.

 

Larvaabc

 

Insetto adulto

abc2

abc3Generalità

I Tricotteri sono uno degli Ordini più importanti di Insetti acquatici in quanto componenti di catene trofiche complesse e per il fatto che la loro biologia interagisce con interi comparti di organismi fluviali. Sono insetti anfibiotici poiché, da adulti, sono aericoli, anche se volatori di scarsa abilità, mentre i loro stadi pre-immaginali sono acquatici.

I Tricotteri sono quasi sempre acquatici negli stadi pre-immaginali. Hanno dimensioni piccole o medie, raramente grandi, con livree di colori generalmente poco vivaci, raramente variegate o metalliche. Solo raramente presentano forme brachittere, microttere o sub-attere. Sono spesso igrofili e/o lucifughi; poche specie sono diurne. Hanno volo incerto, poco sostenuto. Generalmente volano isolati o in gruppi. Le larve sono oligopode, anoiche o evoiche, con tegumenti in parte sclerificati ed in parte membranacei. Pupe exarate e dectiche. La caratteristica più nota dei Tricotteri è quella che le loro larve, con la sola secrezione sericea o con l’aggiunta di sabbia, pietruzze ed elementi vegetali vari, si costruiscono dei ricoveri (foderi) mobili oppure fissi dalle forme e dimensioni più svariate (lunghi da 3 mm fino a 8 cm) nei quali poi metamorfosano (o anche metamorfosano in loggette fisse costruite dalle larve per affrontare la ninfosi). Poche specie vivono libere allo stadio larvale.

L’esoscheletro è di consistenza modesta. Insetti di taglie diverse, adulti da 3 a 25 millimetri, per lo più di colore brunastro o comunque con colori poco vivaci, che volano di solito al crepuscolo o di notte. Hanno il cranio libero e mobile con occhi composti di solito piccoli e possiedono anche tre piccoli ocelli. Le ali anteriori hanno il margine posteriore ripiegato e questo, agganciandosi al margine anteriore delle ali posteriori ne stabilisce e ne mantiene l’accoppiamento. Le loro venulazioni e le ramificazioni di queste sono importanti elementi di identificazione e classificazione nell’ambito del gruppo. Quando sono in posizione di riposo, mantengono le ali sopra il corpo in una posizione spiovente con una caratteristica forma “a tetto”. Le antenne sono sottili e generalmente hanno la stessa lunghezza delle ali, in casi eccezionali possono essere più lunghe. In condizione di riposo vengono tenute diritte davanti al capo.

Ciclo biologico

L’accoppiamento è subito seguito dalla deposizione delle uova che, da alcune specie, viene effettuata sulla vegetazione riparia o su quella che pende sull’acqua, mentre altre specie depongono le loro uova sull’acqua o appena sotto la superficie di questa. Le uova, deposte in filamenti o in masserelle, sono ricoperte da mucillagine che si rigonfia per imbibizione e le protegge. La schiusa avviene dopo 2-3 settimane circa .Gli stadi larvali sono generalmente acquatici. Le larve sono essenzialmente onnivere e sono munite di mandibole taglienti, alcune specie possono essere carnivore. Possono essere sia di tipo eruciforme che di tipo campodeiforme. Quelle di tipo eruciforme costruiscono astucci e sono di solito vegetariane, mentre quelle di tipo campodeiforme sono predatrici e spesso non costruiscono astucci.
Tutte hanno un torace chitinizzato con zampe sviluppate mentre il ventre è carnoso e molle per cui, per proteggersi utilizzano alcuni materiali, disponibili nell’ambiente in cui vivono, per costruire un astuccio che è tenuto insieme dalla presenza di un filo appiccicoso, che producono da una ghiandola vicino alla bocca, entro cui si avvolgono. Ogni specie costruisce i propri astucci con un particolare materiale, per questo gli astucci sono indice di riconoscimento tra le specie. I materiali adoperati più spesso sono costituiti da frammenti vegetali, granelli di sabbia, frammenti di conchiglie, ecc. Ad ogni accrescimento della larva segue un “ampliamento” dell’astuccio mediante apposizione di materiale all’estremità anteriore. Il capo e le zampe fuoriescono dall’astuccio consentendo la deambulazione e la possibilità di ricerca del cibo, due uncini piuttosto robusti, posti all’estremità dell’addome, impediscono che la larva perda il suo involucro protettivo. Quelle specie che non costruiscono astucci, costruiscono reti di seta che ancorano alla vegetazione; queste reti offrono riparo e protezione, ma fungendo da trappole consentono loro di procacciarsi il cibo.

Lo stadio di pupa viene svolto nell’astuccio che, allo scopo, viene cementato su oggetti sommersi. Le larve che non costruiscono astucci, formano un pupario di sabbia entro cui costruiscono un bozzolo per l’impupamento. Quando è tempo di sfarfallamento, la pupa divora la porta d’uscita con le mandibole, nuota o si trascina verso la superficie e appena emerge vola via immediatamente. Lo sfarfallamento avviene in contemporanea tra molti individui

Francesco Quagliarini