“Una calda giornata d’autunno, una barca, un belly, un lago il cui nome la dice tutta sul colore delle acque, e dei pesci su di giri. Questi sono gli ingredienti con i quali confezionare una buona giornata al Lago Cristallo, un laghetto stile reservoir, gestito da un’associazione di volenterosi in cui é possibile catturare black di tutto rispetto, così come lucci e trote”
IL LAGO CRISTALLO
By Fly Fishing Adventures
Siamo a casa di Graziano, dopo una bella cenetta ci ritroviamo a programmare la prossima uscita, salta fuori il “Lago Cristallo” vicino Pedaso, una ex cava di estrazione di ghiaia, con acqua estremamente limpida, un fondale con discreti salti di profondità e molto ricco di erbai, popolato soprattutto da bass veramente notevoli qualche luccio, oltre le solite carpe e cavedani.
Partenza alle ore 6 e dopo circa 30 minuti siamo sulle rive del lago , qui è possibile pescare dal belly e dalle imbarcazioni messe a disposizione dai gestori, ci cambiamo velocemente, e pronti via a cercare qualche bel pesce Antonio dal ciambellone e Graziano, Remo e Massimo dalla barca.
Cerchiamo almeno all’inizio, di differenziare i nostri approcci, qualcuno prova con dei popper in superficie, qualcuno a streamer, ma per la prima oretta niente tranne un paio di attacchi, la partenza non è delle migliori!!!

Con il passare del tempo però, il sole inizia a scaldare, e i primi bass iniziano a farsi vedere, a questo punto Graziano decide di provare anche da terra in modo da essere più preciso nel sondare gli erbai sotto riva, come i suoi amici dalla barca, riesce anche lui a ferrare un paio di pesci, però è evidente che la giornata non è delle più semplici i pesci non sono in grande attività.
E’ fondamentale adattarsi alle situazioni ed essere pronti a cambiare approccio come nel caso di Graziano che ha voluto sondare dalla riva alcuni spot in cui i bass stazionavano senza reagire a niente, variando l’approccio e presentando l’artificiale letteralmente davanti alla loro bocca facendo una pesca a vista a tutti gli effetti.
Remo e Massimo continuano ad insidiare i lucci con montature adeguate ed artificiali di grossa taglia ma oggi pare non ci sia nulla da fare per poter catturare gli esocidi del lago cristallo, evidentemente l’appuntamento è rimandato anche a causa delle condizioni atmosferiche non favorevoli. Infatti il cielo terso, il sole che sembra una palla di fuoco ed il caldo anomalo per questo periodo non sono il massimo per la pesca in generale.

Antonio, che staziona con il suo belly boat a centro lago, insiste con lo streamer lanciato lungo e una volta fatto depositare sul fondo lo recupera con la tecnica “a matassina” molto lentamente, durante il recupero riceve molti attacchi (a differenza del luccio che dimostra un attacco più deciso il bass sa essere subdolo e le sue mangiate spesso sono impercettibili).
Con il recupero lento mantenendo costantemente il contatto con l’artificiale Antonio ha avuto una buona occasione, occasione che non si lascia scappare ed in effetti arriva la ferrata netta e decisa seguita da una fuga impressionante da parte di un bass di taglia e in gran forma. dopo il rilascio Antonio mostra tutta l’adrenalina per il combattimento con un pesce davvero entusiasmante.
Quando siamo a pesca il tempo vola, ed ormai è giunta l’ora di ripartire, tirando le somme, sicuramente le catture non sono state estremamente numerose, ma alla fine i pesci presi, ce li siamo guadagnati e ci siamo divertiti come sempre.La cosa che principalmente ci ha affascinato é che, nonostante si vedessero diverse “imboscate” di pinnuti inferociti, prenderli non era così scontato, dando al contesto un’aura di spiccata naturalità.

Vanno fatti i complimenti ai gestori per aver ricreato un ambiente selvatico con pesci veri e logisticamente alla portata di tutti per il facile accesso e la vicinanza con il casello autostradale di Pedaso.
Per tutte le info : LOCANDINA – PAGINA FACEBOOK
A presto
Graziano, Massimo, Remo e Antonio.
Il 16 Novembre 2014 il Fly Fisherman Club organizzerà come di consueto, la mitica grigliata sulle sponde dell’ ARS TRONTO. l’invito è rivolto a tutti i frequentatori della riserva, a tutti gli amici che ci conoscono , a tutti coloro che vorranno partecipare.
Riproponiamo questa giornata per rivedere gli amici, pescare insieme, testare attrezzature, confrontarci sulle varie tecniche, condividere le esperienze di pesca di quest’ anno che sta per finire ecc. il tutto davanti una bella grigliata e ricette locali che prepareremo per voi con molto piacere.
Presto daremo l’ufficialità della location che, salvo imprevisti, sarà come sempre presso il circolo tennis Morelli ( sotto lo Stadio Del duca )
Contiamo sulla vostra presenza !
il Fly Fisherman Club

FLY TYER : WALTER LUZI
TESTO E FOTO : WALTER LUZI














Gran bella giornata trascorsa in compagnia degli amici del May Fly club di Bologna in occasione del 3°Bamboo Raduno.
L’evento , incentrato sulle canne costruite in Bamboo, ci ha portato sulle rive dell’altro Reno in località Biagioni Lagacci, alcuni esponenti esperti conoscitori del posto ci hanno accompagnato e fatto da guida illustrandoci gli spot dove abbiamo potuto ammirare lo splendido paesaggio e catturato le bellissime e rustiche fario dell’appennino utilizzando le canne prodotte e gentilmente fornite dal nostro amico e socio del club Gabriele Ciarrocchi .
La giornata e proseguita con un approfondimento sulla tecnica e l’arte della costruzione delle canne in bamboo, con i rodmakers che hanno messo a disposizione le canne per i test in acqua e sul prato.E’ stato interessante vedere come un attrezzo realizzato interamente a mano, utilizzando materiali tradizionali, possa risultare piacevole da usare e innovativo alla pari delle canne di ultima generazione costruite industrialmente in grafite.
Il profumo delle lasagne ha richiamato tutti a raccolta nella grande sala da pranzo allestita per l’occasione. Complimenti allo staff impegnato in cucina che portata dopo portata ha deliziato gli ospiti con piatti locali davvero prelibati, il
Vino, i dolci e l’ottima grappa hanno chiuso questo momento conviviale trascorso in un clima amichevole e cordiale.
Il nostro Walter Luzi si è sistemato al morsetto e in pochi minuti ha attirato intorno a se molti appassionati, i dressing di Walter sono conosciuti per qualità estetica ed efficacia in pesca e anche oggi le sue mosche hanno riscontrato interesse e raccolto i meritati complimenti .
A questo punto ringraziamo gli organizzatori tutti e contiamo di partecipare nuovamente il prossimo anno.
Il Fly Fisherman Club

Puliamo il mondo cos’è : Puliamo il Mondo è l’edizione italiana di Clean up the World, il più grande appuntamento di volontariato ambientale del mondo. Dal 1993, Legambiente ha assunto il ruolo di comitato organizzatore in Italia ed è presente su tutto il territorio nazionale grazie all’instancabile lavoro di oltre 1000 gruppi di “volontari dell’ambiente”, che organizzano l’iniziativa a livello locale in collaborazione con associazioni, aziende, comitati e amministrazioni cittadine.

Sulla scia del grande successo di questa edizione , anche il fly Fisherman club, circolo di Legambiente ha organizzato un altra giornata dedicata alla pulizia delle sponde del fiume Tronto che interessa il tratto NO KILL in gestione,la ARS TRONTO.
Hanno partecipato non solo i soci del Fly Fisherman club ma anche alcuni amici frequentatori della riserva, con grande spirito di collaborazione e senso di responsabilità.
Biciclette , lamiere, buste di plastica e tutto quello che rischia di danneggiare l’ambiente fluviale ed il relativo parco è stato raccolto, purtroppo i segni delle piene straordinarie subite dal fiume tronto qualche mese fa, sono ancora evidenti ma la nostra mission sarà sempre quella di preservare il nostro ambiente, vero patrimonio non solo dei pescatori.
Un grazie va sicuramente a Legambiente per queste iniziative e un ringraziamento lo dobbiamo a tutti coloro i quali ieri hanno partecipato a questa giornata di pulizia sul tronto.
il Fly Fisherman Club .
FLY TYER Graziano Viviani

MATERIALI IMPIEGATI
AMO : H130 BL o similare #14-18
CORPO BASE: Filo di montaggio
CODE: Gallo pardo
FILO DI MONTAGGIO : Olive
ALI: CDC Naturale
TORACE: CDC Dubbing Olive
Alla fine degli anni 90 ero totalmente preso dallo spinning, dal surf casting dalla pesca al colpo, la trota lago e la pesca al tocco , all’epoca la pesca a Mosca non mi sfiorava neppure forse perché non mi arrivavano abbastanza informazioni, forse per via del focus troppo incentrato sulle altre tecniche .Un giorno però accadde qualcosa, andai in svizzera per trascorrere le vacanze da mio cugino che vive a Zurigo, insieme a lui ho pescato fin da quando eravamo piccoli, alla foce, dagli scogli, al laghetto ecc. siamo cresciuti conservando e coltivando la stessa passione.
Dunque arrivato a casa sua iniziammo subito a pianificare la giornata di pesca che ci aspettava l’indomani .In quel periodo avevamo un obiettivo comune , catturare un luccio di grosse dimensioni. ci sedemmo per terra con la cassetta da pesca aperta , sulle gambe le varie riviste e libri che citavano il famoso esocide, le attrezzature , fili, finali, artificiali sparsi davanti a noi, immersi nel caos totale e le nostre attuali mogli ci guardavano sorridendo chiedendosi se avrebbero fatto bene a sposarci 🙂 
Eravamo diretti al Sihlsee un lago famoso per i grossi lucci presenti, dove la tecnica principe era la traina con i grossi minnow o una sorta di casting con siliconici. Ricordo benissimo quel momento propedeutico , fatto di sogni, speranze ,illusioni, che a volte diventavano la cattura dell’anno altre volte invece si materializzano con il mega cappotto 🙂
Il briefing era terminato, canne,mulinelli,montature erano ok e iniziammo a riordinare il caos, la mattina seguente ci saremmo svegliati prestissimo così sistemammo il tutto, compreso i libri. Fu in quel momento che mi capitò tra le mani quel libro, “il libro”, l’Enciclopedia della pesca a mosca di Charles Jardine, mi incuriosì la copertina con elementi che non riconoscevo, con gli elementi che compongono l’immenso e affascinante mondo della pesca a Mosca.

Mio cugino mi vide attratto da quel libro e disse :“è un libro molto interessante se vuoi te lo regalo”. Io inizialmente pensai di sfogliarlo soltanto ma poi accettai di tenerlo.
Tornato a casa dalla vacanza, iniziai a leggerlo e man mano che andavo avanti, tutte le tecniche che praticavo , le decine e decine di canne mulinelli che avevo in garage sembravano svanire nella mia testa per lasciare spazio a questo nuovo mondo fatto di code di topo ,di strani mulinelli , di canne che producevano volteggi che disegnavano in aria vere e proprie opere d’arte, di mosche artificiali.
Sul libro venivano riportate l’arte del lancio, l’arte della costruzione delle mosche con l’illustrazione dei dressing , le varie tecniche di pesca da approfondire descritte dal l’autore e molto altro, tutto questo mi ha tolto ogni dubbio, io avrei iniziato a pescare a Mosca.
Mia moglie (allora la mia fidanzata) , fece il resto , mi regalo un kit per la costruzione delle mosche , con morsetto piume, filati ecc.
Seguirono canna,mulinello,coda e via , iniziai il mio percorso che ancora oggi mi lega alla pesca a Mosca e mi porta a voler migliorare la tecnica di lancio, a ragionare sulle situazioni di pesca, a scoprire nuovi luoghi dove pescare, a conoscere altri pam e prendere spunto dalla loro esperienza, a praticare il Catch & Release!
Oggi Il libro è famosissimo, lo conoscete sicuramente per cui vi risparmio la descrizione, ma un grazie lo devo senza dubbio ad una persona, mio cugino .
Antonio Napolitano

MATERIALI IMPIEGATI
AMO : HANAK H300BL #10-16
CORPO : Cutgut beige
FILO DI MONTAGGIO : Crema
TORACE : Dubbing in CDC nero
ZAMPETTE: Pernice
BEAD : Tungsteno 3/3,5/4mm nera
Avvisiamo tutti i frequentatori della riserva ARS Tronto, che a causa di verifiche da parte dei vigili del fuoco su una delle condotte forzate delle centrali ENEL, l`acqua potrebbe intorbidirsi intorno alle 16:30 – 17:00 c.ca.
Sarà nostra premura tenervi aggiornati sulla fine dei lavori e il ripristino delle condizioni normali.
Per qualsiasi informazione in merito vi invitiamo a contattarci ai recapiti presenti sul sito www.flyfisherman.it
Ciononostante è stato possibile pescare e in alcuni giorni abbiamo avuto parecchi riscontri positivi specie nelle zone 1-2 e 3 le trote erano molto attive dal mattino presto fino alle 14/15:00 circa .In questo tratto la pesca a secca mette a dura prova la pazienza dei pescatori visto che ormai le trote rifiutano veramente intere scatole di artificiali 🙂
Fortunatamente pur essendo abbastanza avanti con gli anni e nonostante la grave crisi economica attuale, l’epoca in cui ho vissuto finora, non ha conosciuto la vera fame, quella dei nostri nonni, patita durante la guerra e nell’immediato dopoguerra, quando spesso fare due pasti al giorno era da ricchi, dove brodaglie e minestroni i cui ingredienti erano spesso lasciati all’immaginazione piuttosto che elementi reali, erano l’unico pasto quotidiano. Era così, bisognava accontentarsi perché quello passava il convento. Se poi fosse stata migliore quella condizione rispetto all’opulenza ed allo sperpero dei giorni nostri, beh questo non saprei dirlo e comunque non mi interessa nemmeno entrare nel merito.
Sta di fatto che, stando ai racconti dei miei nonni, ogni qual volta ci si metteva a tavola davanti a sbobbe brodose spesso a base di fagioli o patate, la speranza era quella di tirare su con il cucchiaio almeno qualche pezzetto di cotica o salsiccia una volta ogni tanto. Ovviamente nell’immaginario collettivo poter “pescare” ad ogni cucchiaiata un boccone prelibato con un pezzetto di ciccia era il sogno più ambito, tant’è che nel comune parlare di quei tempi la locuzione “ogni cucchiara ‘na coteca” divenne un modo di dire che stava a significare una condizione di vero privilegio.
E questa è la frase che mi è venuta in mente quando per la prima volta sono sceso a pescare nel no kill dell’Ansiei con i miei amici Remo e Massimo. Appena arrivato in alveo il colore un po’ bianchiccio dell’acqua mi aveva lasciato qualche perplessità, ma dopo aver effettuato i primi due lanci, due di numero, con relativa cattura di due pesci (ogni cucchiara….), beh ogni dubbio è svanito così come la leggera nebbiolina del mattino.
I raggi del sole ormai incontrastati, illuminavano la miriade di insetti, varie specie di plecotteri ed effemerotteri, che schiudevano costantemente e salivano dalla superficie dell’acqua. Remo, Massimo ed io con l’adrenalina a mille, ci alternavamo nella pesca utilizzando prevalentemente red spinner di varie dimensioni e a volte qualche imitazione di plecottero (le leuctra fusca facevano da padrone).
Un vero sparo di fuochi di artificio, le catture si susseguivano a ripetizione sia su pesci che bollavano, sia in caccia. Pesci dalla livrea e dalle pinne veramente stupendi e di taglia discreta. Insomma, catture a non finire, tranquillità di un fiume bellissimo, ottima compagnia di amici, cosa si poteva pretendere di più? L’auspicio è che presto ci sia di nuovo l’opportunità di mangiare questa minestra.
Marco Travaglini