a cura di Francesco Quagliarini
Siamo in Giugno mese molto vitale dal putno di vista entomologico è il periodo fondamentale per l’accoppiamento quindi per le generazioni future degli insetti acquatici. i Plecotteri sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo
Diffusione e specificità
Philum Artropodi
Ordine Plecoptera
Famiglia Perlidae
Specie Dinocras cephalotes
La Dinocras cephalotes è presente su tutto il territorio italiano con schiuse da maggio a luglio. E’ un insetto che predilige acque correnti e fiumi fino a 1300 slm. La ninfa è di colore grigio bruna con macchie nocciola chiaro sulle pteroteche e sul torace e zampe nocciola scuro; l’immago ha ali grigio nocciola scure con venature nerastre e addome bruno scuro e zampe marrone nerastro.
Larva
Insetto adulto
Generalità
Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.
Ciclo biologico
Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.
Stadio immaginale
Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.
Francesco Quagliarini
Inutile dire che la prima esperienza in mare a Punta Allen mi aveva molto stimolato, e l’anno dopo , Marzo 2011, decidiamo di tornare cercando di fare anche un po’ di turismo. Infatti mi accordo con Tiziano per una settimana di pesca con la guida, e tre giorni di soggiorno a Plaja del Carmen, per la gioia di mia moglie che ama andare per negozi….Memore degli errori fatti la prima volta, mi attrezzo adeguatamente sia con canne, code, artificiali e quant’altro.Per le uscite in barca occorrono almeno tre canne, una per coda 7 (bonefish) una per coda 9 (permit)e una pe coda 11( tarpon). I mulinelli con almeno 250 metri di baking 20/30 libbre, rigorosamente saltwather.
Anche quest’anno la guida e’ Carlos con il quale si era gia’ instaurato un bel rapporto.Avevo gia’ sentito parlare da Tiziano del Grande Slam e del super Grande Slam, praticamente consiste nel catturare a mosca ,nell’arco della giornata, i tre o quattro tipi di pesci presenti nelle flats ( bonefish, permit, tarpon e snook per il super Slam. Non ha importanza la dimensionie del pescato, l’importante e’ che la guida ,riconosciuta dall ‘IGFA (Intenational Game Fishing Association ) certifichi le catture al responsabile della posada, che provvedera’ a comunicarlo alla associazione.A Marzo il tempo non mi assiste molto, continui cambiamenti, venti da Nord, piogge, mare a volte agitato.Prima di ogni uscita la guida mi chiedeva : cosa andiamo a cercare oggi? Eio gli dicevo : Palometa, (permit).
Ma i pochi avvistamenti mi hanno consentito tre opportunita’ di arrivare con lanci decenti a tiro, purtroppo sempre rifiutati. Ripiegamo sui bonefish , e devo dire con buoni risultati. Proviamo anche con i tarpon e gli snook nei canali di mangrovie , solo un attacco sbagliato da parte di un bello snook.L’ultimo giorno Tiziano decide di venire con me con una nuova guida, Jose’ , che a suo dire e’ in gambissima.Conosce bene tutte le flats bella baja, ma e’ un po’ matto….Partiamo al mattino con un mare agitato, onde che ti facevano rimbalzare sul sedile ,era come prendere in contianuazione calci nel sedere. A un certo punto sentiamo un “CRAK”… le prua dellla barca si spezza da un lato… Panico, ansia, paura, ecco ora finiamo in mare… Jose’ rideva e cercava di evitare le ondate piu’ grandi , e per fortuna entriamo nella baja dove il mare era piu’ calmo e con la barca malconcia facciamo dei giri per cercare di avvistare qualche pesce.
Nel frattempo Jose’ via radio aveva contattato la cooperativa che fonisce le barche e aveva chiesto un cambio . Effetuato il cambio di barca, mi porta in una baja nella laguna, e dopo un po mi indica una grossa razza che insegue con la pertica e mi dice : lancia! Lancia avanti la razza. Al primo lancio attacco un permit che parte come un missile. Purtoppo avevo allentato troppo la frizione e inevitabilmente la coda si aggroviglia sul mulinello con conseguente rottura del finale.Cambio canna e faccio un secondo lancio sulla razza, e questa volta ferro con violenza e sento la frizione che canta e la canna che si piega come mai. Finalmente ho preso un permit…. Ma dopo un combattimento di 25-30 minuti il pesce si avvicina , Jose’ lo affera e mi dice : no palometa ma Amber Jack. La mia gioia era alle stelle, e non mi importava di che specie era , per me era un pesce che mi aveva regalato una sensazione unica . Pesce stimato intorno ai 7- 8 kg .
La vacanza prosegue a Plaja del Carmen , bella localita’ turistica con tanti negozi , ristoranti e hotel (la Rimini della costa Maja …….
Ma il grande slam ?????
Alla prossima puntata
Angler: Antonio Napolitano
Nick Pipam: Flyaenne
Tecnica: Mosca secca
Artificiale: easy baetis
Periodo: Maggio 2015
Attrezzatura: Canna Echo 9′ Piedi Coda #5 DT Floating, finale 15 piedi
Pesce: Trota Fario
Si è appena concluso il corso di costruzione e già siamo partiti spediti con il corso di lancio, ci fa molto piacere vedere tanti nuovi amici così interessati alla pam e sopratutto da subito così appassionati.
Il corso prevede 3 serate in cui cercheremo di trasmettere le nozioni di base relative al lancio con le attrezzature medio-leggere con l’obietto di vedere volteggiare in aria la coda di topo con un minimo di padronanza ma sopratutto fornire agli allievi appassionati le indicazioni necessarie per poter vivere l’esperienza della loro prima giornata di pesca a mosca 😉
Nelle prime due serate di corso abbiamo riscontrato molti progressi ed è bello vedere gli allievi mettersi a disposizione, totalmente rapiti dalla tecnica, affascinati da questo che probabilmente sarà per loro un modo nuovo di interpretare la pesca.
L’appuntamento dunque è per il prossimo venerdì dalle ore 21:00 alle ore 23.30 al circolo Tennis Morelli ( campo coperto n°7)
Per info ed iscrizioni gratuite ai prossimi corsi : info@ffcnews.it – antonio@flyfishingadventures.it
A presto. Il Fly Fisherman Club
Questo nodo si utilizza per creare un’asola sul monofilo da pesca.Questo nodo si rivela utile anche per creare braccetti per una seconda imitazione su di un finale, basta realizzare il nodo nel punto in cui si vuole realizzare il braccetto e poi tagliare un’estremità dell’asola.
CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERE LA REALIZZAZIONE DEL NODO
Tutto ha inizio dal condividere una vacanza al mare con mia moglie..
Premetto che il mare a me non piace.
Ma perche’ non cercare un posto dove si puo’ anche pescare? Ho trovato un luogo esotico , appena pubblicizzato dall’amico Tiziano Rizzotto , in Messico a Punta Allen,dove Tizano e Pascale hanno una posada a prezzi (pacchetto pesca con guida e soggiorno) molto interessanti.
Contatto Tiziano e si parte a Febbraio 2010 .
La mia esperienza di pesca in mare con la mosca artificiale e’ preticamente zero….. Naturalmente mi sono informato prima della partenza,( ma le le mie attrezzature e artificiali comprati , non risponderanno alle caratteristiche di quei luoghi.) Principiante…. inesperto ……., e incosapevole…… !!!
Arrivo a Cancun di sabato alle 18,00, a Punta Allen alle 23,00 passando per Tulum e facendo 40 km di strada sterrata con una infinita’ di buche e pozzanghere che farebbero stare in tensione anche un esperto di fuori strada.
La domenica ci godiamo il luogo che ha spiagge e mare indescrivibili.
Punta Allen e’ un piccolo paese di pescatori di aragoste e inoltre ha alcuni lodge di pesca conosciuti soprattutto dagli americani che vengono per la pesca dei Permit o palomete come li chiamano nel posto.
Tizano mi ha affidato ad una guida che mi portera’ nella Baya dell’Ascension a circa un’ora di barca da Punta Allen.
La guida inutile dirlo e’ molto importante in mare soprattutto in posti che non conosci, ti porta nelle flat nascoste, ti dice che mosca usare, ti sta affianco per ore , ti fa vedere pesci che tu non riusciresti a vedere neanche col binocolo, Carlos in questo era bravo e non avendo esperienza facevo tesoro dei suoi consigli.
La pesca in mare a vista e’ molto impegnativa, non hai punti di riferimento, il pesce non lo vedi, ti affidi alla guida che ti dice : pesce a ore 10,00 distanza 20 metri, il vento non manca mai , e calcolare il lancio e’ sempre un’impresa. Poi hai a che fare con pesci sospettosi e facilmente spaventabili, per cui hai a disposizione uno , o due lanci utili ,perche’.. Lui ..se ne va …
Tutto sommato e’ stata una bella vacanza ,esperienza, ci e’ piaciuta e il prossimo anno torniamo volentieri io con un po piu’ di preparazione e conoscenza, e cattiveria….. che in certi casi ci vuole.
Dimenticavo , ho preso solo bonefish, qualcuno anche sul kilo, partono come ferrari…..
Ho lanciato a una decina di permit ma senza attacchi ( colpa mia, per imprecisione causa vento , o per troppa precisione causa emozione o coda ingarbugliata …. o artificiale non gradito…)
bhe …!!! di scuse non ne ho piu’
Tarpon non ne abbiamo avvistati,
Ciao alla prossima. Ubaldo Angelini
Salve in questo mese la scheda tratterà ancora l’ordine degli effemerotteri e nello specifico la famiglia dei Baetidae genere Centroptilum e precisamente la specie Centroptilum pennulatum. Il tema comune di questi insetti finora trattati e che sono ampiamente diffusi in tutto il territorio nazionale.
Diffusione e specificit
Philum Artropodi
Ordine Ephemeroptera
Famiglia Ephemeridae
Specie Ephemera danica
L’Ephemera danica è presente su tutto il territorio italiano. E’ un insetto che predilige fiumi con fondi sabbiosi esassosi. Le ninfe in via di sviluppo, che possono crescere a lungo più di 30 millimetri, normalmente impiegano due anni per raggiungere la maturità tuttavia non vi sono prove che alcuni maturo in un solo anno e che altri, in particolare nelle zone di montagna e del nord fiumi più fredde, possono vivere fino a tre anni in forma di ninfa.Le ninfe scavano gallerie sotto ghiaia e limo. In primavera emergono dal letto del lago o fiume e migrano verso acque più basse. Questi grandi, insetti nuotano lentamente per salire in superficie e in questa fase sono più vulnerabili.
Il periodo di sfarfallamento va dalla metà di maggio e la prima settimana di giugno, ma ci sono variazioni regionali. La schiusa inizia generalmente nel primo pomeriggio e si protrae per diverse ore.Le subimago sono facilmente identificabili a causa delle loro grandi dimensioni, ma anche perché le loro ali sono opache e giallastre con venature marroni, mentre nella fase immago le ali sono brillanti e traslucide. Le zampe anteriori delle subimmago sono più brevi di quelli dell’immago così come le code.I maschi sono più piccoli e notevolmente più scuri, soprattutto nella fase dun. Gli occhi di un maschio sono notevolmente più grandi di quelle di una femmina.
Ninfa
Imago maschio
Subimago
Generalità: ciclo biologico degli effemerotteri
A partire dallo stadio adulto gli Ephemeroptera smettono di alimentarsi a causa dell’atrofizzazione dell’apparato boccale. Non a caso in grecoephemeros significa “che vive un giorno”. Raggiunta l’immagine alare, la loro vita rimane infatti di breve durata: il più delle specie vive meno di un giorno, mentre solo alcune arrivano massimo a una settimana. Avendo così poco tempo a disposizione, gli insetti sono immediatamente alla ricerca di una compagna. L’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua. Il maschio afferra letteralmente la femmina trattenendola con le zampe posteriori (frequentemente più lunghe) e la tiene a sé con alcune appendici genitali di struttura a pinza o a forcipe. Per favorire l’individuazione delle femmine, che al momento dell’accoppiamento volano in grossi sciami nei pressi dell’acqua, i maschi possiedono generalmente degli occhi più grandi. In alcune specie gli occhi (che in quest’ordine sono sempre composti) sono suddivisi in due parti, una superiore – con delle faccette più grandi, ed una inferiore – con delle faccette più piccole. Nei Baetidae la parte superiore assume una particolare forma a torre dalla punta appiattita (formando i cosiddetti “occhi a turbante”) favorendo ulteriormente l’individuazione della compagna.
La brevità della vita degli adulti è compensata da un lungo processo di sviluppo larvale. Alcune larve arrivano ad impiegare 2 anni per raggiungere la prima muta (Ephemera danica), anche se la media rimane quella di un anno. Le larve di alcune specie posseggono ben 27 mute. Il loro sviluppo avviene completamente in acqua, o comunque nelle vicinanze della superficie. Si nutrono di piante ed alghe, e si ipotizza che alcune siano in grado di cibarsi di composti organici animali. Respirano grazie a branchie laterali appiattite, dette tracheobranchie (di solito 7) disposte lungo l’addome, anche se non mancano specie con branchie situate alla base delle coxe. In alcune specie le branchie possono essere in grado di vibrare agitando l’acqua intorno, in modo da supplire ad un’eventuale carenza d’ossigeno o addirittura in modo da generare una piccola spinta propulsiva nel mezzo acquatico. La maggior parte degli Ephemeroptera possiede tre appendici caudali, anche se nella rispettiva forma adulta ne possono manifestare un numero diverso
Francesco Quagliarini
![]() Occorrente :
![]() Tutti noi abbiamo o abbiamo avuto dei roccheti di monofilo da pesca che utilizzano un anello di plastica rigida per impedire al filo si srotolarsi ma quest’aggegio, prima o poi, o si rompe o diventa troppo largo per svolgere in modo adeguato il suo lavoro. Realizzazione :
Muniti di un ago un po’ grosso, far passare il filo da pesca dentro nella cruna, poi l’ago nell’anello … ![]() ![]() … ed infine posizionare l’anello nel rocchetto avendo l’unica accortezza che non si arrotoli su se stesso. ![]() ![]() A questo punto il “gioco è fatto” e basterà tirare l’estremità che fuoriesce dell’anello per avere a disposizione il filo che ci serve. ![]() Andrea Cuccaro
![]() © PIPAM.com
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