Yearly Archive 2015

Perla

a cura di Francesco Quagliarini

Siamo in Giugno mese molto vitale dal putno di vista entomologico è il periodo fondamentale per l’accoppiamento quindi per le generazioni future degli insetti acquatici. i Plecotteri sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo

Diffusione e specificità

Philum Artropodi

Ordine Plecoptera

Famiglia Perlidae

Specie Dinocras cephalotes

La Dinocras cephalotes è presente su tutto il territorio italiano con schiuse da maggio a luglio. E’ un insetto che predilige acque correnti e fiumi fino a 1300 slm. La ninfa è di colore grigio bruna con macchie nocciola chiaro sulle pteroteche e sul torace e zampe nocciola scuro; l’immago ha ali grigio nocciola scure con venature nerastre e addome bruno scuro e zampe marrone nerastro.

Larvaentogiugno

Insetto adulto

entogiugno1

Generalità

Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.

Ciclo biologico

Stadio ninfale

Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.

Stadio immaginale

Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.

Francesco Quagliarini

Il grande slam 2010 (seconda parte)

aldino3Inutile dire che la prima esperienza in mare a Punta Allen mi aveva molto stimolato, e l’anno dopo ,  Marzo 2011, decidiamo di tornare cercando di fare anche un po’ di turismo. Infatti mi accordo con Tiziano per una settimana di pesca con la guida, e tre giorni di soggiorno a Plaja del Carmen, per la gioia di mia moglie che ama andare per negozi….Memore degli errori fatti la prima volta, mi attrezzo adeguatamente sia con canne, code, artificiali e quant’altro.Per le uscite in barca occorrono almeno tre canne, una per coda 7 (bonefish) una per coda 9  (permit)e una  pe coda 11( tarpon). I mulinelli con almeno 250 metri di baking 20/30 libbre, rigorosamente saltwather.

aldino1

Anche quest’anno la guida e’ Carlos con il quale si era gia’ instaurato un bel rapporto.Avevo gia’ sentito parlare da Tiziano del Grande Slam e del super Grande Slam, praticamente consiste nel catturare  a mosca ,nell’arco della giornata, i tre o quattro tipi di pesci presenti nelle flats ( bonefish, permit, tarpon e snook  per il super Slam. Non ha importanza la dimensionie del pescato, l’importante e’ che la guida ,riconosciuta dall ‘IGFA (Intenational  Game Fishing Association ) certifichi le catture al responsabile della posada, che provvedera’ a comunicarlo alla associazione.A Marzo il tempo non mi assiste molto, continui cambiamenti, venti da Nord, piogge, mare a volte agitato.Prima di ogni uscita la guida mi chiedeva : cosa andiamo a cercare oggi? Eio gli dicevo : Palometa, (permit).

aldino

Ma i pochi avvistamenti  mi hanno consentito tre opportunita’ di arrivare con lanci decenti a tiro, purtroppo sempre rifiutati. Ripiegamo sui bonefish , e devo dire con buoni risultati. Proviamo anche con i tarpon e gli snook nei canali di mangrovie , solo un attacco sbagliato da parte di un bello snook.L’ultimo giorno Tiziano decide di venire con me con una nuova guida, Jose’ , che a suo dire e’ in gambissima.Conosce bene tutte le flats bella baja, ma e’ un po’ matto….Partiamo al mattino con un mare agitato, onde che ti facevano rimbalzare sul sedile ,era come prendere in contianuazione calci nel sedere. A un certo punto sentiamo un “CRAK”…  le prua dellla barca si spezza da un lato… Panico, ansia, paura, ecco ora finiamo in mare… Jose’ rideva  e cercava di evitare le ondate piu’ grandi , e per fortuna entriamo nella baja dove il mare era piu’ calmo e con la barca malconcia facciamo dei giri per cercare di avvistare qualche pesce.

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Nel frattempo Jose’ via radio aveva contattato la cooperativa che fonisce le barche e aveva chiesto un cambio . Effetuato il cambio di barca, mi porta in una baja nella laguna, e dopo un po mi indica una grossa razza che insegue con la pertica e mi dice : lancia! Lancia avanti la razza. Al primo lancio attacco un permit che parte come un missile. Purtoppo avevo allentato troppo la frizione e inevitabilmente la coda si aggroviglia sul mulinello con conseguente rottura del finale.Cambio canna e faccio un secondo lancio sulla razza, e questa volta ferro con violenza e sento la frizione che canta e la canna che si piega come mai. Finalmente ho preso un permit…. Ma dopo un combattimento di 25-30 minuti il pesce si avvicina , Jose’ lo affera e mi dice : no palometa ma Amber Jack. La mia gioia era alle stelle, e non mi importava di che specie era , per me era un pesce che mi aveva regalato una sensazione unica . Pesce stimato intorno ai 7- 8 kg .

aldino2La vacanza prosegue a Plaja del Carmen , bella localita’ turistica con tanti negozi , ristoranti e hotel  (la Rimini della costa Maja …….

Ma il grande slam ?????

Alla prossima  puntata

Le vostre catture – Maggio

trotarsmag
Angler: Antonio Napolitano

Nick Pipam: Flyaenne

Tecnica: Mosca secca

Artificiale: easy baetis

Periodo: Maggio  2015

Attrezzatura: Canna Echo 9′ Piedi Coda #5 DT Floating, finale 15 piedi

Pesce: Trota Fario

 

CORSO di LANCIO FFC

FullSizeRender-3Si è appena concluso il corso di costruzione e già siamo partiti spediti con il corso di lancio,  ci fa molto piacere vedere tanti nuovi amici così interessati alla pam e sopratutto da subito così appassionati.FullSizeRender-4

Il corso prevede 3 serate in cui cercheremo di trasmettere le nozioni di base relative al lancio con le attrezzature medio-leggere con  l’obietto di vedere volteggiare in aria la coda di topo con un minimo di padronanza ma sopratutto fornire agli allievi appassionati le indicazioni necessarie per poter vivere l’esperienza  della loro prima giornata di pesca a mosca 😉

Nelle prime due serate di corso abbiamo riscontrato molti progressi ed è bello vedere gli allievi mettersi a disposizione, totalmente rapiti dalla tecnica, affascinati da questo che probabilmente sarà per loro un modo nuovo di interpretare la pesca.

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L’appuntamento dunque è per il prossimo venerdì dalle ore 21:00 alle ore 23.30 al circolo Tennis Morelli ( campo coperto n°7)

Per info ed iscrizioni gratuite  ai prossimi corsi : info@ffcnews.it – antonio@flyfishingadventures.it

A presto. Il Fly Fisherman Club

Perfect knot

Questo nodo si utilizza per creare un’asola sul monofilo da pesca.Questo nodo si rivela utile anche per creare braccetti per una seconda imitazione su di un finale, basta realizzare il nodo nel punto in cui si vuole realizzare il braccetto e poi tagliare un’estremità dell’asola.

 

CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERE LA REALIZZAZIONE DEL NODO 

Schermata 2015-05-31 alle 15.46.56

 

Lo Sparpaglione

 welcome

Realizzazione

WALTER LUZI www.walterluzi.it

dressing sparpaglione

 

Il grande slam 2010 (prima parte)

Tutto ha inizio dal condividere una vacanza al mare con mia moglie..

Premetto che il mare a me non piace.

Ma perche’ non cercare un posto dove si puo’ anche pescare? Ho trovato un luogo esotico , appena pubblicizzato dall’amico Tiziano Rizzotto , in Messico a Punta Allen,dove Tizano e Pascale hanno  una posada  a prezzi (pacchetto pesca con guida e soggiorno) molto interessanti.

Contatto Tiziano e si parte a Febbraio 2010 .

La mia esperienza di pesca in mare con la mosca artificiale e’ preticamente  zero….. Naturalmente mi sono informato prima della partenza,( ma le le mie attrezzature e artificiali comprati ,   non risponderanno alle caratteristiche di quei luoghi.)       Principiante…. inesperto ……., e incosapevole…… !!!

Arrivo  a Cancun di sabato alle 18,00, a Punta Allen alle 23,00 passando per Tulum e facendo 40 km di strada sterrata con una infinita’ di buche e pozzanghere che farebbero stare in tensione anche un esperto  di  fuori strada.

 La domenica  ci godiamo il luogo che ha spiagge e mare indescrivibili. aldo

Punta Allen e’ un piccolo paese di pescatori di aragoste e inoltre ha alcuni lodge di pesca conosciuti soprattutto dagli americani  che vengono  per la pesca dei Permit o palomete come li chiamano  nel  posto.

Tizano mi ha affidato ad una guida che mi portera’ nella Baya dell’Ascension  a circa un’ora  di barca da Punta Allen.aldo1

La guida inutile dirlo e’ molto importante in mare soprattutto in posti che non conosci, ti porta nelle flat nascoste, ti dice che mosca usare, ti sta affianco per ore , ti fa vedere  pesci che tu non riusciresti a vedere neanche col binocolo, Carlos in questo era bravo e non avendo esperienza facevo tesoro dei suoi consigli.

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La pesca in mare a vista e’ molto impegnativa, non hai punti di riferimento, il pesce non lo vedi, ti affidi alla guida che ti dice : pesce a ore 10,00 distanza 20 metri, il vento non manca mai , e calcolare il lancio e’ sempre un’impresa. Poi hai a che fare con pesci sospettosi e facilmente spaventabili, per cui hai a disposizione uno , o due lanci utili ,perche’.. Lui ..se ne va …

Tutto sommato e’ stata una bella vacanza ,esperienza, ci e’ piaciuta e il prossimo anno torniamo  volentieri io con un po piu’ di preparazione e conoscenza, e cattiveria….. che in certi casi ci vuole.

Dimenticavo , ho preso solo bonefish, qualcuno anche sul kilo, partono  come ferrari…..

Ho lanciato a una decina di permit  ma senza  attacchi ( colpa mia, per imprecisione causa vento , o per troppa precisione causa emozione o coda ingarbugliata …. o artificiale non gradito…)

bhe …!!! di scuse non ne ho piu’

Tarpon non ne abbiamo avvistati,

Ciao alla prossima. Ubaldo Angelini

 

Ephemera danica

Salve in questo mese la scheda tratterà ancora l’ordine degli effemerotteri e nello specifico la famiglia dei Baetidae genere Centroptilum e precisamente la specie Centroptilum pennulatum. Il tema comune di questi insetti finora trattati e che sono ampiamente diffusi in tutto il territorio nazionale.

Diffusione e specificit
Philum Artropodi
Ordine Ephemeroptera
Famiglia Ephemeridae
Specie Ephemera danica

L’Ephemera danica è presente su tutto il territorio italiano. E’ un insetto che predilige fiumi con fondi sabbiosi esassosi. Le ninfe in via di sviluppo, che possono crescere a lungo più di 30 millimetri, normalmente impiegano due anni per raggiungere la maturità tuttavia non vi sono prove che alcuni maturo in un solo anno e che altri, in particolare nelle zone di montagna e del nord fiumi più fredde, possono vivere fino a tre anni in forma di ninfa.Le ninfe scavano gallerie sotto ghiaia e limo. In primavera emergono dal letto del lago o fiume e migrano verso acque più basse. Questi grandi, insetti nuotano lentamente per salire in superficie e in questa fase sono più vulnerabili.
Il periodo di sfarfallamento va dalla metà di maggio e la prima settimana di giugno, ma ci sono variazioni regionali. La schiusa inizia generalmente nel primo pomeriggio e si protrae per diverse ore.Le subimago sono facilmente identificabili a causa delle loro grandi dimensioni, ma anche perché le loro ali sono opache e giallastre con venature marroni, mentre nella fase immago le ali sono brillanti e traslucide. Le zampe anteriori delle subimmago sono più brevi di quelli dell’immago così come le code.I maschi sono più piccoli e notevolmente più scuri, soprattutto nella fase dun. Gli occhi di un maschio sono notevolmente più grandi di quelle di una femmina.

NinfaEphemera_danica_(1)

Imago maschio

Ephemera danica c

Subimago

Haft

Generalità: ciclo biologico degli effemerotteri
A partire dallo stadio adulto gli Ephemeroptera smettono di alimentarsi a causa dell’atrofizzazione dell’apparato boccale. Non a caso in grecoephemeros significa “che vive un giorno”. Raggiunta l’immagine alare, la loro vita rimane infatti di breve durata: il più delle specie vive meno di un giorno, mentre solo alcune arrivano massimo a una settimana. Avendo così poco tempo a disposizione, gli insetti sono immediatamente alla ricerca di una compagna. L’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua. Il maschio afferra letteralmente la femmina trattenendola con le zampe posteriori (frequentemente più lunghe) e la tiene a sé con alcune appendici genitali di struttura a pinza o a forcipe. Per favorire l’individuazione delle femmine, che al momento dell’accoppiamento volano in grossi sciami nei pressi dell’acqua, i maschi possiedono generalmente degli occhi più grandi. In alcune specie gli occhi (che in quest’ordine sono sempre composti) sono suddivisi in due parti, una superiore – con delle faccette più grandi, ed una inferiore – con delle faccette più piccole. Nei Baetidae la parte superiore assume una particolare forma a torre dalla punta appiattita (formando i cosiddetti “occhi a turbante”) favorendo ulteriormente l’individuazione della compagna.
La brevità della vita degli adulti è compensata da un lungo processo di sviluppo larvale. Alcune larve arrivano ad impiegare 2 anni per raggiungere la prima muta (Ephemera danica), anche se la media rimane quella di un anno. Le larve di alcune specie posseggono ben 27 mute. Il loro sviluppo avviene completamente in acqua, o comunque nelle vicinanze della superficie. Si nutrono di piante ed alghe, e si ipotizza che alcune siano in grado di cibarsi di composti organici animali. Respirano grazie a branchie laterali appiattite, dette tracheobranchie (di solito 7) disposte lungo l’addome, anche se non mancano specie con branchie situate alla base delle coxe. In alcune specie le branchie possono essere in grado di vibrare agitando l’acqua intorno, in modo da supplire ad un’eventuale carenza d’ossigeno o addirittura in modo da generare una piccola spinta propulsiva nel mezzo acquatico. La maggior parte degli Ephemeroptera possiede tre appendici caudali, anche se nella rispettiva forma adulta ne possono manifestare un numero diverso

 

Francesco Quagliarini

Fermafilo per bobine

di Andrea Cuccaro (www.pipam.it)
Occorrente :

    • 1 ago grosso
    • 1 anello in maglia elastica ferma capelli per ogni bobina di monofilo

Tutti noi abbiamo o abbiamo avuto dei roccheti di monofilo da pesca che utilizzano un anello di plastica rigida per impedire al filo si srotolarsi ma quest’aggegio, prima o poi, o si rompe o diventa troppo largo per svolgere in modo adeguato il suo lavoro.
Prima lo sostituivo con degli elastici ricavati da una vecchia camera d’aria di bicicletta ma anche questi cedevano facendo diventare i miei rocchetti di filo dei bei gomotili e di coseguenza rovinando il filo.
Poi un giorno la scoperta, se non erro fu proprio Ghost a regalarmi il primo, usare gli anelli di maglia elastica per capelli per bloccare il filo.
Credevo tutti sapessero del semplice trucchetto poi la curiosità di un PAM per il mio portafinali mi ha convinto a scrivere questa paginetta in modo che la cosa arrivi a chi non lo sa ancora.
Basta sostituire il cerchietto con uno di quegli anelli di maglia elastica ed il nostro monofilo non si srotolerà più e sarà potretto della luce.
Di anelli in maglia elastica ne esistono di varie misure e colori per fare un buon lavora basterà scegliere quelli che più si avvicinano alla dimensione della nostra bobina.

Realizzazione :
Muniti di un ago un po’ grosso, far passare il filo da pesca dentro nella cruna, poi l’ago nell’anello …

… ed infine posizionare l’anello nel rocchetto avendo l’unica accortezza che non si arrotoli su se stesso.

A questo punto il “gioco è fatto” e basterà tirare l’estremità che fuoriesce dell’anello per avere a disposizione il filo che ci serve.

Andrea Cuccaro

© PIPAM.com

Mondo Pam – Novità MAGGIO

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