Realizzazione : WALTER LUZI
Questo artificiale fa parte di una serie di mosche appesantite che si sono rivelate assai efficaci come imitazione di larve di libellula, ma non solo. Plecotteri e ninfe piatte di effimera sono perfettamente riprese da queste imitazioni ad elevato grado di appesantimento, ovviamente adeguabile in funzione delle necessità.
LINK PER LEGGERE E SCARICARE L’ ARTICOLO IN PDF, DI WALTER LUZI SULLA RIVISTA FLY LINE ,RELATIVO A QUESTO DRESSING
Riva del Garda 29-30 marzo 2014
Nel weekend scorso si è svolto, presso il quartiere fieristico di Riva del Garda (TN), l’ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente.
Il Fly Fisherman Club, anche in questo caso, ha risposto presente allestendo uno stand che ha ricevuto un ottimo consenso da parte della numerosa gente intervenuta.
Gran parte del merito va all’instancabile Walter che, lavorando all’amico morsetto, fungeva da semaforo rosso per tutti coloro (famosi e non) che, una volta aggiratisi nei pressi dello stand, non potevano fare altro che fermarsi ad ammirare il suo operato.
Contestualmente alla fiera si è svolto il RISE FLY FISHING FILM FESTIVAL, che comprendeva nel programma anche il primo Tellmefishing Video Contest organizzato da H2O Magazine in collaborazione con Riva del Garda FIERE CONGRESSI e Trentino Sviluppo. Il TellMefishing, per chi non lo sapesse, è un concorso al quale potevano partecipare i migliori film non professionali sulla pesca a mosca, tra quelli precedentemente selezionati da un’apposita giuria.
Grazie all’invito rivoltoci dall’amico Giorgio Cavatorti, anche il team di Fly Fishing Adventures ha partecipato all’evento inviando tre filmati e, soprattutto ricevendo la menzione speciale “Social” con la seguente motivazione: “In quanto gruppo più votato sui social network, per l’affiatamento e la partecipazione, e per aver restituito, con tre produzioni originali e di elevata qualità, una testimonianza della pesca che mette in risalto la dimensione dell’amicizia e della condivisione”.
Merito di questo premio, sebbene condiviso tra tutti, va soprattutto all’amico Antonio Napolitano che più di ogni altro ha creduto a questo “progetto” e che, con la sua passione, è riuscito a coinvolgere gli altri quattro pazzi, Remo Blasi,Massimo Feliziani, Stefano Vitellozzi e Graziano Viviani.
Complimenti al Fly Fisherman Cub e complimenti ai ragazzi di Fly Fishing Adventures
Si è vero avere la ARS TRONTO a pochi Km da casa o dal lavoro è una vera fortuna ma qualche volta capita di voler cambiare tecnica o tipo di acqua e a quel punto si parte alla ricerca del classico laghetto per praticare una pesca diversa,con esche e prede diverse e difficoltà che mettono alla prova la nostra capacità di adattarci alle situazioni di pesca.
Pescare al lago è molto rilassante è farlo con il belly boat è il massimo! Sembra davvero di essere isolati da tutto e tutti e ci si ritrova a stretto contatto con la natura .
Potersi muovere in acqua, grazie alle pinne montate sugli scarponi o direttamente sui calzari dei waders, ci fa sentire parte integrante dell’ambiente in cui stiamo pescando, quando ci si muove in silenzio e nei momenti di pausa si vedono i pesci che nuotano sotto il belly.
Questa tecnica praticata con il belly ci permette di raggiungere gli angoli più impervi dello spot di pesca di conseguenza si hanno più attacchi e possibilità di catture
la canna che solitamente si usa è una 9′ o 9,6″per coda 7-8 ottima sia da riva che con il belly, le mosche più utilizzate in questo lago sono i popper in foam lanciati sotto la sponda ”
Il belly boat si può sgonfiare e trasportare dentro la sacca all’interno dell’auto oppure lasciarlo gonfio e legarlo sul portapacchi ( dipende dalla frequenza di utilizzo).
Pescando i bass con gli streamer o popper può capitare di catturare qualche lucciotto per questo sarebbe meglio utilizzare uno spezzone di fc oppure un cavetto d’acciaio per non richiare di perdere il “trofeo ” ma corriamo il rischio di compromettere la naturalezza dei movimenti dell’artificiale.
a cura di Aldo Angelini
MATERIALI IMPIEGATI :
Amo : Mustad 539 del n° 12 o altro a filo sottile
Filo di montaggio: nero
Coda : fibre di gallo Brown
Addome: rafia naturale
Ali : pelo di coda di vitello bianco
Collarino : hackle di gallo Brown
Testa : filo di montaggio
a cura di Remo Blasi
“Con immenso piacere vi comunichiamo che è appeno uscito in edicola (venerdì 28 Marzo per la precisione) “Pesca Maps – guida ai migliori spot italiani”.
E con altrettanto immenso piacere vi informiamo che la A.R.S. Tronto è stata inserita tra questi. Questo per noi non può che essere motivo di orgoglio e di soddisfazione per il lavoro svolto sinora.
Altresì è carburante direttamente iniettato nei nostri motori che, per affrontare il duro lavoro che ci aspetta da qui in avanti, non potranno permettersi di girare a vuoto.
Coscienti del fatto che questo deve essere assolutamente un punto di partenza e non di arrivo, cogliamo l’occasione per ringraziare gli amici Matteo De Falco e Alberto Salvini che, nel creare questa guida, hanno pensato anche alla A.R.S. Tronto.
Buona lettura e come dice qualcuno….nel frattempo tutti a pesca !!!”
RIVA DEL GARDA 29 MARZO 2014
Anche i ragazzi del Fly Fisherman Club saranno presenti al “TELLME FISHING 2014”.
Antonio Napolitano, Remo Blasi e Massimo Feliziani del fly fisherman club, insieme agli altri 2 componenti Stefano Vitellozzi e Graziani Viviani, fanno parte del team “FLY FISHING ADVENTURES” e con i loro filmati parteciperanno al TELLME FISHING VIDEO CONTEST che quest anno si svolgerà in occasione di un evento di grande importanza per gli appassionati di video di pesca a mosca, il RISE FLY FISHING FILM FESTIVAL
I nostri amici di FLY FISHING ADVENTURES presenteranno i seguenti 3 filmati :
Vota il tuo video preferito sulla pagina ufficiale dell’evento !
Tellme fishing è un video contest pensato per gli appassionati di pesca di tutto il mondo che desiderano raccontare e condividere la loro esperienza attraverso brevi video racconti (3 minuti)
I video in gara saranno proiettati e premiati da una giuria SABATO 29 marzo 2014 a Riva del Garda-Trento
presso ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente
in bocca al lupo ai nostri amici !!!
a cura di Aldo Angelini
Quando mi chiedono come e’ iniziata la passione per la pesca con la mosca, non posso fare ameno di ricordare il mio Maestro.
Non lo chiamavo cosi’ e tantomeno istruttore, ma semplicemente Luciano, Luciano Di Nicola.
Di origine Abruzzese (Teramo) ex tassista a Parigi, tabaccaio ad Ascoli Piceno, mi raccontava che il suo lavoro a Parigi lo portava spesso ad accompagnare clienti a pesca nel nord della Francia ,in Normandia, dove all’epoca i salmoni e le trote di mare risalivano alcuni fiumi e fu allora che vide pescare con una tecnica nuova per lui che lo appassiono’.
Tornato in Italia con un bagalio tecnico e scientifico appreso dai numerosi libri di autori francesi sulla pesca a mosca, divento’ per me un punto di riferimento, anche perché’, ad Ascoli, nel 1972 di pescatori con la coda di topo non ne conoscevo, forse erano 2-3 a modo loro, (il maresciallo Montanari, Franco Loggi che usava la moschera sul Tronto e qualche altro che non ricordo) .
Andavo al suo negozio ogni giorno, e fra un cliente e l’altro mi disegnava su un cartoncino le sequenze di costruzione degli artificiali,(March Brown, Greenwell’s Glory, Tod Fly, e tante altre).
Costruivo come un matto, e portavo poi gli artificiali al suo giudizio e dopo averli visionati, ricordo i suoi commenti : qui hai messo troppo dubbing, questa ha le ali troppo lunghe, la coda e’ un po corta, il collarino non e’ proporzionato.
Consigli e critiche che accettavo con dovuto rispetto, come un allievo accetta un voto dal suo insegnante, e nello stesso tempo mi stimolavano a migliorare. Le prime uscite nei torrenti Abruzzesi (Tordino, Rocchetta, Castellano, Vomano) erano per me emozioni nuove, e in rispettoso silenzio ,sempre un passo indietro, lo seguivo e fissavo nella mente ogni suo lancio, ogni avvicinamento, ogni cattura, fino a quando un giorno mi disse: “ora lancia tu, la vedi..?con delicatezza,… vai…” L’emozione e il timore mi fecero anticipare la ferrata…. Mi sarei sprofondato per la figura fatta ma lui con il sorriso di chi sapeva… mi diede una pacca sulla spalla e mi invito’ a ritentare nella buca piu’ a monte dove ebbi piu’ successo.
Era di poche parole, e i consigli te li dava con il contagocce stimolando sempre di piu’ la curiosita’ e l’interesse.Lo ricordo sempre con affetto e stima, e se ancora oggi sono appassionato e ho ancora voglia di conoscere questo infinito mondo della pesca a mosca lo devo anche a lui.
Grazie Luciano
nella foto siamo a Castel di Sangro , io , Luciano e Sandro (dx a sx )
a cura di Walter Luzi
Il 15 e 16 Marzo 2014 si è svolto il 5° Workshop organizzato dal Mosca Club Vallesina ,organizzazione come sempre eccellente ,
folto gruppo di allievi che hanno seguito ed eseguito passo passo la costruzione dei vari artificiali ,
oltre che dalle Marche qualcuno è venuto anche da Udine Rimini Bologna c’era anche qualche ragazza
. E’ stato veramente come sempre un successo .
In un pentolino occorre mettere 200 ml di acqua e due cucchiaini di sale fino da cucina.
COLORE 1: Alla soluzione di acqua e sale vanno aggiunti 12 cucchiaini di colore verde e naturalmente il kapok da colorare, il tutto deve bollire per 7-8 minuti; passato questo tempo il kapok risulterà colorato e quindi può esser messo ad asciugare mentre la soluzione restante di acqua, sale e colore non deve essere buttata ma va utilizzata per realizzare il secondo colore.
COLORE 2: Alla soluzione avanzata dalla realizzazione del primo colore vanno aggiunti 3 cucchiaini di colore rosso. Il tutto come fatto per il colore precedente deve bollire per 7-8 minuti ricordandosi sempre di non gettare il liquido avanzato.
COLORE 3: Alla soluzione avanzata dalla realizzazione del colore 2 vanno aggiunti 9 cucchiaini di colore giallo, il tutto deve bollire sempre per 7-8 minuti.
COLORE 4: Alla soluzione avanzata dalla realizzazione del colore 3 va aggiunta acqua fino a riportare il livello della soluzione a 200 ml, poi si mettono 9 cucchiaini di colore giallo, il tutto deve bollire per 7-8 minuti.
COLORE 5: Alla soluzione avanzata si aggiungono 4 cucchiaini di colore verde, il tutto come sempre deve bollire per 7-8 minuti.
COLORE 6: alla soluzione precedente vanno aggiunti 4 cucchiaini di colore verde, il tutto deve bollire come sopra.
Il kapok così colorato deve esser allargato su di un foglio di carta assorbente per farlo asciugare.
Il colore del kapok una volta asciutto sarà un po più chiaro ma conserverà sempre il suo aspetto traslucido.
P.S.i colori utilizzati sono quelli alimentari che possono essere reperiti in qualsiasi supermercato, io li ho trovati alla coop.
Il Kapok può essere acquistato da questo http://www.ilseguire.com/PBSCProduct.asp?ItmID=6833195 sito, io ne ho comprato 1 KG e devo dire che basterà sia per voi che per i vostri amici almeno per 30 anni. La spesa è stata di 28 euro compresa la spedizione.
In alternativa potete comprare il baccello che potete trovare qui: http://www.zooplus.it/esearch.htm#q=112349.1 La Spesa è stata di 25 Euro per 3 confezioni contenenti 3 bacelli.