In questo periodo, con il caldo ed il sole a picco, non è facile trovare i pesci in attività ma ci sono molte zone in ombra che possono regalare catture speciali ! Comunque al mattino prestissimo e la sera dopo le 18:00 le bollate non mancano e la pesca a mosca secca la fa da padrona !
A mosca in acque libere 2 – EP. “Cavedani termali”
A partire dal 12 Febbraio ore 22:30 (info repliche cacciaepesca.tv)
Antonio Napolitano e Remo Blasi ci portano ad Acquasanta Terme (AP) a pesca in un tratto del fiume Tronto in un ambiente con caratteristiche davvero particolari. Questa volta l’obiettivo dell’uscita è il cavedano pescato rigorosamente a mosca secca. Belle catture e molta tecnica per una giornata di pesca godibile e divertente
Cavedani Termali – Promo from FLY FISHING ADVENTURES on Vimeo.
PORTACAPPOTTO from FLY FISHING ADVENTURES on Vimeo.
Fly Tyer : Walter Luzi
Video e Montaggio : Antonio Napolitano
Originale imitazione di portasassi realizzata utilizzando un cappotto sintetico e della ciniglia. un ninfa piuttosto pesante da far lavorare sul fondo grazie anche all’amo jig e alla bead in tungsteno da 4mm. Da provare assolutamente !
CHIROFLYG from FLY FISHING ADVENTURES on Vimeo.
Fly Tyer : Graziano Viviani
Video e Montaggio : Antonio Napolitano
ChiroFlyg, una mosca semplice da realizzare e molto efficace con trote, cavedani e temoli selettivi, molto catturante nelle acque lente con schiuse di chironomi
Ogni venerdì alle 21.00
Si tratta di un programma nuovo interamente dedicato alla pesca del luccio a mosca.
Protagonisti, Matteo De Falco ed Enrico Pini, che affrontano alcuni degli spot più interessanti in Italia e in Europa con l’obiettivo dichiarato di catturare ‘il luccio della vita’.
Il viaggio inizia da uno degli spot più famosi d’Italia per la pesca al luccio, il lago di Santa Croce in provincia di Belluno, dove Matteo ed Enrico insidieranno il luccio dal belly boat.
Proseguiamo nel Lago di Centro Cadore, noto per gli splendidi lucci che abitano le sue profondissime acque, passando per il lago di Corlo, una vera università per la pesca al luccio, e il Salto, ‘casa’ di lucci di taglia veramente gigantesca.
Fuori dall’Italia vedremo un episodio nella patria della pesca al luccio, la Svezia, per poi tornare a casa nostra e realizzare catture mozzafiato sul Brenta, riconosciuto come uno dei più bei fiumi italiani, e sul Brentella, un canale di derivazione piccolo e velocissimo, che sarà teatro di un’avventura di pesca davvero insolita.
Dal 16 maggio, ogni lunedì alle ore 22.00
Si tratta di una serie, inedita in Italia e in prima visione, dedicata alla pesca nei luoghi più affascinanti del mondo e i migliori dal punto di vista degli appassionati della pesca a mosca.
Avremo un episodio, ad esempio, dedicato alla pesca alla trota nelle zone più selvagge e incontaminate della Tasmania, la grande isola dell’Australia: dai monti, all’Oceano, ai fiumi laghi e limpidissimi ruscelli, una terra e delle acque che regaleranno sfide senza paragoni per gli appassionati di pesca a mosca e gli amanti delle bellezze naturali.
Lo spettatore si troverà poi in Nuova Zelanda, per seguire una serie impressionante di avventure di pesca a mosca, realizzate proprio nel regno di questa tecnica: trote di ogni tipo e di grandezza impressionante premieranno la costanza e la bravura di un eclettico e straordinario gruppo di pescatori.
Un altro appuntamento da non perdere sarà con una terra di miti e leggende, di vulcani, cascate e ghiacci: una sorta di moderna saga epica seguirà gli angler nella fatata terra e nelle acque d’Islanda, ricchissime di salmoni, trote e salmerini alpini.
Dal 5 maggio, ogni giovedì alle ore 22.00
Una serie di 10 puntate inedite e in prima visione, dedicata ad un uomo con tre passioni: rod making, dressing e pesca pratica. Riccardo Sensidoni, rod maker, costruttore e assemblatore di canne da pesca, istruttore di lancio ed esperto appassionato di pesca a mosca, ci porta con sé non solo nelle sue esperienze alieutiche ma anche nel suo straordinario laboratorio. Lo spettatore scoprirà, passo dopo passo, come si costruisce una canna in bambù e conoscerà i segreti dei dressing delle migliori mosche di questo grande costruttore. Ma non solo la tecnica caratterizza questo originale prodotto: Sensidoni ci condurrà sulla riva di dieci splendidi fiumi, in Umbria, nel Lazio e in Slovenia affrontando la pesca in caccia, in bollata e con la ninfa a vista. Scenari incantevoli e approfondimenti tecnici fanno di questo documentario un programma davvero da non perdere per gli appassionati di pesca a mosca.
Fate provare questa canna ad amici e “guru” della pam, e poi dite loro quanto costa. Rimarranno più che sorpresi!
Questa otto piedi è una canna allround, piacevolssima in pesca, perfetta in torrente, nelle risorgive e nei fiumi dalla portata media.
Le Echo Base sono probabilmente le canne con il migliore raporto qualità prezzo sul mercato: hanno stupito perfino i famosi “collaudatori” americani di Yellowstoneangler!
Nel prezzo è compreso anche il tubo e ovviamente la garanzia Echo che è risultata essere una delle migliori al mondo.
Dopo il grande successo delle Echo Shawow 2 coda 3 e coda 4, Tim Rajeff ha voluto aggiungere una terza canna specifica per la ninfa: la Shadow 2 10 piedi coda 2!
Ancora più leggera e ancora più sensibile! Un rapporto qualità prezzo eccezzionale per una canna specifica per la ninfa, ma che anche in caso di bollata da il meglio di se.
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Jesi, 19 maggio 2016
Il Mosca Club Vallesina (MCV), in occasione della seconda edizione della Giornata Mondiale della Migrazione dei Pesci (WFMD), organizza sabato 21 maggio alle ore 11.00 presso il Parco Fluviale di Castelbellino una manifestazione per sollecitare la ripresa del progetto per la realizzazione del passaggio per pesci. Nella costruzione della centralina idroelettrica si è soprasseduto alla costruzione della scala di monta dei pesci, presente nel progetto iniziale, grazie ad una determina dirigenziale della provincia di Ancona che ha concesso una proroga di almeno un anno alla sua realizzazione. Con questa evento si chiede che la costruzione della scala non venga più procrastinata.
“Invito in maniera particolarmente i pescatori ”ha dichiarato Michele Massaccesi presidente del MCV” a partecipare a questo evento perché la mancata realizzazione del passaggio per pesci sulla briglia impedisce la risalita a fini riproduttivi di varie specie ittiche, tra le quali alcune minacciate, con grave danno alla biodiversità dell’intero bacino”.
La Giornata Mondiale della Migrazione dei Pesci (WFMD) vede la partecipazione in tutto il mondo di oltre mille organizzazioni che daranno vita a centinaia di eventi finalizzati a sensibilizzare e a trovare soluzioni per la grave minaccia allo spostamento dei pesci migratori, causata dalle opere umane che interrompono il corso dei fiumi. Molte specie di pesci hanno bisogno di migrare per riprodursi, per alimentarsi e per completare il loro ciclo di vita. Le specie migratorie costituiscono un anello fondamentale nella catena alimentare e svolgono un ruolo ecologico molto importante.
In questo mese tratteremo un’effimera importante appartenente alla famiglia dell’Heptageniidae genere Rhitrogena e precisamente la specie Rhitrogena semicolorata.
Diffusione e specificit
Philum Artropodi
Ordine Ephemeroptera
Famiglia Heptageniidae
Specie Rhitrogena semicolorata.
La Rhitrogena semicolorata è presente su tutto il territorio italiano è un po’ difficile da classificare specialmente nella fase larvale – ninfale. E’ un insetto che colonizza gli ambienti sia di montagna che di pianura nei fiumi a media corrente. Le ninfe di mm 8/9 sono di colore nocciola con macchie scure sul torace. Il periodo di sfarfallamento va da aprile a novembre e compie una sola generazione all’anno (univoltina). La trasformazione in insetto adulto avviene sulla superficie dell’acqua mentre la ninfa galleggia liberamente. Le subimago hanno il colore del torace variabile dal nocciola chiaro all’olivaceo scuro. L’immago ha il torace di colore nocciola olivaceo intenso fino al marrone.L’ ovideposizione avviene in volo oppure toccando l’acqua con l’addome.
Subimmago
Immago
Generalità: ciclo biologico degli effemerotteri
A partire dallo stadio adulto gli Ephemeroptera smettono di alimentarsi a causa dell’atrofizzazione dell’apparato boccale. Non a caso in grecoephemeros significa “che vive un giorno”. Raggiunta l’immagine alare, la loro vita rimane infatti di breve durata: il più delle specie vive meno di un giorno, mentre solo alcune arrivano massimo a una settimana. Avendo così poco tempo a disposizione, gli insetti sono immediatamente alla ricerca di una compagna. L’accoppiamento avviene in volo, sempre nelle vicinanze dell’acqua. Il maschio afferra letteralmente la femmina trattenendola con le zampe posteriori (frequentemente più lunghe) e la tiene a sé con alcune appendici genitali di struttura a pinza o a forcipe. Per favorire l’individuazione delle femmine, che al momento dell’accoppiamento volano in grossi sciami nei pressi dell’acqua, i maschi possiedono generalmente degli occhi più grandi. In alcune specie gli occhi (che in quest’ordine sono sempre composti) sono suddivisi in due parti, una superiore – con delle faccette più grandi, ed una inferiore – con delle faccette più piccole. Nei Baetidae la parte superiore assume una particolare forma a torre dalla punta appiattita (formando i cosiddetti “occhi a turbante”) favorendo ulteriormente l’individuazione della compagna.
La brevità della vita degli adulti è compensata da un lungo processo di sviluppo larvale. Alcune larve arrivano ad impiegare 2 anni per raggiungere la prima muta (Ephemera danica), anche se la media rimane quella di un anno. Le larve di alcune specie posseggono ben 27 mute. Il loro sviluppo avviene completamente in acqua, o comunque nelle vicinanze della superficie. Si nutrono di piante ed alghe, e si ipotizza che alcune siano in grado di cibarsi di composti organici animali. Respirano grazie a branchie laterali appiattite, dette tracheobranchie (di solito 7) disposte lungo l’addome, anche se non mancano specie con branchie situate alla base delle coxe. In alcune specie le branchie possono essere in grado di vibrare agitando l’acqua intorno, in modo da supplire ad un’eventuale carenza d’ossigeno o addirittura in modo da generare una piccola spinta propulsiva nel mezzo acquatico. La maggior parte degli Ephemeroptera possiede tre appendici caudali, anche se nella rispettiva forma adulta ne possono manifestare un numero diverso.
Francesco Quagliarini