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E siamo a 12

a cura di Remo Blasi

IMG_2726Sì, siamo al 12° corso di costruzione organizzato dal Fly Fisherman Club ma possiamo dire di aver fatto…..13. Proprio così e per tanti motivi. Il primo fra tutti la grande adesione. Ben 18 iscritti che ci hanno impegnato non poco a organizzare il tutto.IMG_2731 Il secondo l’entusiasmo con cui tutti hanno seguito le serate sia per quanto riguarda la teoria tenuta da Aldo Angelini che per la pratica della quale si é occupato, manco a dirlo Walter Luzi. Il terzo, ma non certo ultimo per importanza, l’entusiasmo con cui noi del club  abbiamo accolto la partecipazione di tutti.IMG_2734

Il sottoscritto, ad esempio, risponde, e molto volentieri, su whatsapp a tutti i messaggi che un partecipante gli invia per chiedere informazioni sui materiali, sui passaggi costruttivi delle mosche fatte nell’ultima serata per poter esercitarsi a casa.

Questo non può che caricarci le batterie per un anno pieno di impegni a partire dalla gestione dell’Ars fino all’organizzazione del terzo Fly Meeting che si terrà il prossimo autunno.

IMG_2729Ricordiamo, inoltre, che al termine del corso di costruzione, si terrà il corso di lancio che durerà tre serate. Se dovessimo avere altri iscritti dovremmo prenotare il Circo Massimo 🙂 !!!!!!!!

A presto


Remo

A pesca con la famiglia

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Lo so .. e’ un argomento che a qualche pam  non piacera’, (di sicuro mogli e figli saranno felici ).

Ricordo le prime uscite all’estero e i bei posti della ex jugoslavia e austria, con paesaggi da cartolina dove andavamo a cercare i fiumi piu’ famosi per far volteggiare le nostre code, e mi viene in mente che in qualche contesto , condividere quelle bellezze naturali con la famiglia , anziche’ far vedere loro solo le foto al ritorno ,poteva essere un modo di coinvolgerli nella passione per la pesca .a pesca con la famiglia5011

Vero e’ che quando ti muovi con moglie e figlio/i devi assicurarti che il posto scelto sia tranquillo, con albergo , servizi , e luoghi da visitare , per cui si deve scegliere un giusto compromesso tra pesca e turismo. Magari invece della solita full immersion sul fiume si fanno delle uscite programmate in modo da accontentare tutti.

a pesca con la famiglia5010Devo dire che grazie a questa passione ho avuto modo di apprezzare anche le bellezze architettoniche di molti luoghi e non solo i fiumi, e sono contento di aver portato la famiglia quando le situazioni lo permettevano, e oggi rivedere le foto di quei luoghi insieme,mi riempie di gioia.

Ubaldo Angelini

MONDO Pam – Novità Marzo 15

promo foot patagonia per newsletter
Il problema: tacchetti in acciaio, bulloni o altre attrezzature per far presa sono troppo dure e scivolano sulle superfici rocciose con lo stesso effetto di un’unghia su una lavagna. Il feltro si usura rapidamente, scivola su fango e alghe e può trasferire specie invasive da un luogo all’altro. La soluzione: i nostri nuovi Foot Tractor Wading Boots, che sfruttano la straordinaria e innovativa tecnologia delle barre di alluminio. Le nuove barre di alluminio, con una forma più massiccia e resistente, sono infatti sufficientemente compatte per fendere alghe e fango e, al contempo, abbastanza flessibili per conformarsi alle superfici di roccia. Offrono inoltre un’ottima aderenza sui sentieri fangosi, non consentono alla neve di accumularsi e non trattengono l’umidità. In altre parole, sono il non-plus-ultra in fatto di trazione per affrontare i guadi più impegnativi. Realizzati in pelle sintetica a rapida asciugatura e con inserti in rete Venergy in monofilo, i Foot Tractor offrono supporto, resistenza e protezione di livello superiore in una calzatura leggera e comoda.
Tomaia in pelle sintetica Clarino® per il meglio in termini di leggerezza e resistenza, anche dopo flessioni prolungate in ambienti umidi
Inserti in rete Venergy in monofilo per rapido drenaggio e riduzione del peso


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Il corso si propone di insegnare le basi e i “trucchi” per pescare in modo efficace con lo Strike Indicator.

Comprende: 

 Pernotto e colazione a Villa Marinotti

Teoria la sera prima: 21.00-23.00

Pratica in pesca  su itinerario da scegliere a seconda delle condizioni di pesca.

Pranzo al sacco.

 Permesso di pesca non incluso.

Le date del corso vanno concordate con un certo anticipo.


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STONFO
Tubular Light Shank art.646
Stonfo646STONFO
Tubular Strong Shank art.647
Stonfo647Questo Questo singolare accessorio prodotto dalla ditta Stonfo e denominato “shank” altro non è che un prolungamento collegabile all’amo che consente di aumentarne la lunghezza e quindi di realizzare artificiali di maggiori dimensioni e articolati. Gli shanks sono presenti sul mercato da lunga data, anche se i primi a comparire sul mercato erano realizzati in maniera abbastanza primitiva. Nel corso degli anni questi shanks si sono modificati, nelle forme, nei materiali e nelle dimensioni. La ditta STONFO non poteva mancare questa sfida e nella costante ricerca di soluzioni tecniche innovative ha prodotto una serie di shanks davvero rivoluzionari. I nuovi shanks sono stati realizzati utilizzando micro-tubi in acciaio inox aventi diametri di dimensioni davvero eccezionali. Basti pensare ai diametri esterni di 0.8 e 1 mm con interni di 0.4 – 0.5mm. Grazie proprio alla sezione tubolare questi shanks, oltre ad essere più leggeri, mantengono più rigidità in fase di montaggio dell’artificiale e un carico di rottura elevatissimo.
La forma di questi shanks è studiata in modo da consentire all’amo una posizione in linea ortogonale rispetto all’occhiello di attacco (questo occhiello riproduce con esattezza quello di un amo) e questo fa si che l’artificiale una volta finito si comporti in assetto di pesca come se fosse montato su un unico normalissimo amo integrale. Il montaggio dell’amo sullo shank è elementare grazie alla sua forma che ne facilita l’inserimento ed ne assicura l’esatta posizione. Nella costruzione dell’artificiale di possono montare in linea più shanks di misure diverse creando un’articolazione composta.
Due sono le serie prodotte. Una serie universale più leggera denominata Tubular Light Shank che utilizza un tubetto di 0.8mm e comprende 5 misure, 20-25-30-35-40 mm e una serie più forte Tubular Strong Shank che utilizza un tubetto da 1 mm in 3 misure, 40-60-80mm. Quest’ultima serie è indicata per la costruzione di artificiali da mare e per i grandi predatori di acqua dolce.Ogni confezione contiene 10 shanks.Maggiori informazioni su www.stonfo.com

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Le vostre catture

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IMG_1038 Angler: Beniamino Costantini

Nick Pipam: benet

Tecnica: Mosca secca

Artificiale: klinkhammer su amo del 16

Periodo: Mattina di Agosto

Attrezzatura: Canna AirFlo 9′ Piedi Coda #4 DT Floating, finale a nodi

Pesce: Trota Fario

Breve racconto: Appena entrato in pesca ho visto questo splendido pesce bollare sotto un ramo; qualche falso lancio e …. PRESA !

San Juan Tube

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Nei primi anni di pesca a mosca utilizzavo il san juan, esclusivamente quando mi trovavo sul fiume in condizioni di acqua velata, livelli piuttosto alti, perché in questi casi è più alta la probabilità che la corrente porti con se lombrichi e altri vermicelli di cui i pesci possono nutrirsi, col passare del tempo però, ho iniziato ad utilizzare quest’imitazione anche in altre situazioni e devo dire anche con ottimi risultati.

L’impiego sempre più frequente, richiede ovviamente una scatolina ben fornita di san juan.SJ2

Due sono le caratteristiche per me importanti di questa imitazione; essendo affondante,  una è sicuramente il peso, averne di pesi differenti  è fondamentale per affrontare al meglio diverse profondità e velocità di corrente, l’altra caratteristica importante per me è il colore, oltre al classico rosso ne utilizzo altri, in particolare marrone scuro o un marrone più chiaro. Per aver maggiori possibilità di variare colore e peso dell’artificiale, prendendo spunto dalle tube flies, ho pensato di montare la ciniglia sull’amo con un classico gommino utilizzato per fissare i galleggianti sulla lenza, questo metodo mi permette di cambiare velocemente il colore del san juan, semplicemente sfilando la ciniglia.SJ1

Avendo quindi nella scatola, tre o quattro ami “nudi” ognuno con solo una bead in tungsteno di peso diverso e tre o quattro pezzetti di ciniglia con un gommino infilato di differenti colori, abbiamo la possibilità di combinare come vogliamo colore e peso senza avere con se 20 artificiali.Inoltre utilizzando questo metodo ho notato che la ciniglia tende a rovinarsi meno nel punto dove è fissata all’amo questo perché il gommino stringe meno del filo di montaggio ed avere un imitazione più resistente sicuramente non guasta….

Ciao a tutti, Graziano Viviani

WINTER BAETIS

A cura di Walter Luzi

AMO: hanak h 130 bl 16 18
FILO: nocciola
CODE: fibre collo oliva
ADDOME: biot di tacchino grigio colorato in acido picrico
TORACE: dubbing sintetico oliva
ALI: cdc grigio scuro naturale
HACKLES: piuma collo oliva
TESTA: filo di montaggio

MA CHE FREDDO FA

In pieno inverno possiamo scegliere di restare comodi e al calduccio in casa, magari davanti al camino con una tazza di buon caffè , magari con il nostro materiale da costruzione sparso sul tavolo intenti a riempire le scatole in attesa dell’apertura, oppure possiamo chiamare un amico, armarci di canna, mulinello e mosche, di abbigliamento adatto ad affrontare temperature prossime allo zero e cercare , nei fiumi che permettono di pescare per via del regolamento e la classificazione delle acque  come materia “C”, quella cattura che ci renderà felici e darà libero sfogo alla passione che ci martella la testa  tutto l’anno e non solo nei mesi in cui la pesca si pratica abitualmente._MG_3243

Uno di questi fiumi è il Tronto e precisamente il no kill che attraversa la città di Ascoli Piceno, insieme al mio amico Remo, il quale accetta subito la mia proposta in quanto irriducibile come me ,inizia una sessione di pesca con una situazione davvero complicata , l’acqua è molto fredda, la neve è scesa fino a quota basse nelle zone limitrofe e quel che più ci preoccupa è non vedere nemmeno un pesce scappare o comunque in attività ma la sfida ci piace e iniziamo subito a pescare 🙂

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Remo con ottimismo propone di dividerci pescando  posizionati al centro del fiume, provando in questo modo a sondare con cura entrambe le sponde. Lancio io, poi lancia lui , niente!  Lanciamo ancora , cambio ninfa, poi un altra e un altra ancora ma ….. N I E N T E ! Forse era meglio rimanere a casa o forse no ? Andiamo avanti ed insistiamo. Ad un certo punto noto che a fine passata , con la mia ninfa in fagiano e bead rossa, un pesce ha inseguito e attaccato l’artificiale, forse ci siamo qualcosa si muove.

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A quel punto decido di montare un piccolo streamer e cambiare approccio, lasciando sostare e lavorare l’artificiale per un tempo più lungo nella zona in cui potrebbe esserci il pesce.Dopo un paio di tentativi arriva il primo pesce , in questo caso l’attacco è fulmineo e riesco a guadinare la mia prima trota della giornata. Più avanti Remo decide di insistere con la ninfa cambiando anche lui molte volte l’artificiale provando con diverse  varianti  fino  a quando riesce a trovare quella giusta con la quale  infila 3 catture una dopo l’altra, la ninfa miracolosa è  montata su amo del 14 , realizzata in fagiano, collare in pavone , e bead in tungsteno color Rosa , le code sono anch’esse in fagiano e sul corpo ha fatto un rigaggio con filo di rame.

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A quel punto siamo arrivati alle 14.00 con un timido sole che ha portato la temperatura sopra i 5 gradi e  ci ha aiutato a recuperare l’uso delle articolazioni agevolando  il processo di decongelamento del nostro corpo :-)Decidemmo di  smettere e tornare indietro per rientrare a casa e ripercorriamo la strada del ritorno verso l’auto costeggiando il fiume, questo è il tipico atteggiamento del pescatore che non si accontenta mai , neanche dopo aver preso pesci in condizioni al limite come quelle di oggi, infatti camminando entrambi guardavamo con attenzione verso il fiume che dista circa 10-15 mt dal sentiero e quando Remo si blocca di colpo capisco che anche lui vede  ciò che ho visto anch’io , una bollata !

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Si, un bel pesce aveva bollato e dopo alcuni secondi bolla di nuovo, Remo ha un finale da 10-12 piedi e la sua ninfetta con testina rosa per cui taglia il filo, allunga il tip con una sbracciata di 0,14 e monta la  adams della quale si fida ciecamente  e alla quale si affida quasi sempre, lancia ma è corto, allunga volteggiando 3 o 4 volte di rovescio ed effettua una posa perfetta, la mosca scende bene lungo la linea di cibo che porta dritto alla trota che non può far altro che salire e bollare . Ferrata di Remo, recupero e pesce nel guadino, tutto perfetto ! Mentre fotografiamo questo pesce ci rendiamo conto della sua bellezza e delle sue pinne esagerate, Respect!
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Adesso si che possiamo tornare a casa, adesso si che siamo soddisfatti, infreddoliti e stanchi ma soddisfatti e magari tra un pio di giorni potremmo riprovarci, sempre meglio di stare fermi ad aspettare in attesa che arrivi Marzo 🙂

A presto,  Antonio

CLOEON

Salve a tutti, questa la rubrica tratterà l’ordine degli effemerotteri e nello specifico la famiglia dei Baetidae cercando, nei limiti del possibile di rispettare la stagionalità di presenza degli sfarfallamenti nei nostri ecosistemi acquatici anche se non sarà semplice in quanto in un determinato periodo come ad esempio in primavera troveremo diversi ordini e famiglie che schiuderanno nello stesso periodo.

Il genere di questo mese è il Cloeon rappresentato dalla specie Cloeon cognatum (ex dipterum) il quale è presente in Italia in ogni regione in maniera massiccia.Cloeon_dipterum

Morfologia:

Il C. dipterum possiede un solo paio di ali. Questa caratteristica è sottolineata anche dall’epiteto specifico “dipterum”, che è composto dal prefisso latino di-, che significa due, e dalla parola greca πτερον (pteron), che significa ala. La colorazione delle ninfe come del resto dell’insetto adulto è assai variabile e va dal giallo chiaro al grgio verde a marroncino. Ephemeroptera - 12 mm -20110412_298.jpg_2011413102956_Ephemeroptera - 12 mm -20110412_298

Ciclo biologico:

C. dipterum si distingue dalle altre effimere per essere ovoviviparo, ed è l’unica specie conosciuta in Europa con questa caratteristica. Dopo 10-14 giorni dall’accoppiamento, le femmine cercano un luogo protetto ad esempio sui soffitti delle nostre case poi depongono le uova che si schiudono non appena entrano in contatto con l’acqua. Le larve possono sopravvivere per mesi in condizioni di anossia, un adattamento necessario per superare il periodo invernale negli stagni gelati superficialmente che contengono poco ossigeno disciolto ecco il motivo della loro abbondante diffusione.

Appuntamento alla prossima rubrica, un saluto a tutti.

Francesco Quagliarini


Kreh Loop

 Il Kreh Loop è un nodo pratico e veloce per ottenere una solida asola collegata all’artificiale .

Loop-Knot

Ringraziamo Pipam (Pagina italiana Pesca a mosca) per la collaborazione

AUGURI

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