Daily Archive 24 Gennaio 2015

WINTER BAETIS

A cura di Walter Luzi

AMO: hanak h 130 bl 16 18
FILO: nocciola
CODE: fibre collo oliva
ADDOME: biot di tacchino grigio colorato in acido picrico
TORACE: dubbing sintetico oliva
ALI: cdc grigio scuro naturale
HACKLES: piuma collo oliva
TESTA: filo di montaggio

MA CHE FREDDO FA

In pieno inverno possiamo scegliere di restare comodi e al calduccio in casa, magari davanti al camino con una tazza di buon caffè , magari con il nostro materiale da costruzione sparso sul tavolo intenti a riempire le scatole in attesa dell’apertura, oppure possiamo chiamare un amico, armarci di canna, mulinello e mosche, di abbigliamento adatto ad affrontare temperature prossime allo zero e cercare , nei fiumi che permettono di pescare per via del regolamento e la classificazione delle acque  come materia “C”, quella cattura che ci renderà felici e darà libero sfogo alla passione che ci martella la testa  tutto l’anno e non solo nei mesi in cui la pesca si pratica abitualmente._MG_3243

Uno di questi fiumi è il Tronto e precisamente il no kill che attraversa la città di Ascoli Piceno, insieme al mio amico Remo, il quale accetta subito la mia proposta in quanto irriducibile come me ,inizia una sessione di pesca con una situazione davvero complicata , l’acqua è molto fredda, la neve è scesa fino a quota basse nelle zone limitrofe e quel che più ci preoccupa è non vedere nemmeno un pesce scappare o comunque in attività ma la sfida ci piace e iniziamo subito a pescare 🙂

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Remo con ottimismo propone di dividerci pescando  posizionati al centro del fiume, provando in questo modo a sondare con cura entrambe le sponde. Lancio io, poi lancia lui , niente!  Lanciamo ancora , cambio ninfa, poi un altra e un altra ancora ma ….. N I E N T E ! Forse era meglio rimanere a casa o forse no ? Andiamo avanti ed insistiamo. Ad un certo punto noto che a fine passata , con la mia ninfa in fagiano e bead rossa, un pesce ha inseguito e attaccato l’artificiale, forse ci siamo qualcosa si muove.

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A quel punto decido di montare un piccolo streamer e cambiare approccio, lasciando sostare e lavorare l’artificiale per un tempo più lungo nella zona in cui potrebbe esserci il pesce.Dopo un paio di tentativi arriva il primo pesce , in questo caso l’attacco è fulmineo e riesco a guadinare la mia prima trota della giornata. Più avanti Remo decide di insistere con la ninfa cambiando anche lui molte volte l’artificiale provando con diverse  varianti  fino  a quando riesce a trovare quella giusta con la quale  infila 3 catture una dopo l’altra, la ninfa miracolosa è  montata su amo del 14 , realizzata in fagiano, collare in pavone , e bead in tungsteno color Rosa , le code sono anch’esse in fagiano e sul corpo ha fatto un rigaggio con filo di rame.

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A quel punto siamo arrivati alle 14.00 con un timido sole che ha portato la temperatura sopra i 5 gradi e  ci ha aiutato a recuperare l’uso delle articolazioni agevolando  il processo di decongelamento del nostro corpo :-)Decidemmo di  smettere e tornare indietro per rientrare a casa e ripercorriamo la strada del ritorno verso l’auto costeggiando il fiume, questo è il tipico atteggiamento del pescatore che non si accontenta mai , neanche dopo aver preso pesci in condizioni al limite come quelle di oggi, infatti camminando entrambi guardavamo con attenzione verso il fiume che dista circa 10-15 mt dal sentiero e quando Remo si blocca di colpo capisco che anche lui vede  ciò che ho visto anch’io , una bollata !

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Si, un bel pesce aveva bollato e dopo alcuni secondi bolla di nuovo, Remo ha un finale da 10-12 piedi e la sua ninfetta con testina rosa per cui taglia il filo, allunga il tip con una sbracciata di 0,14 e monta la  adams della quale si fida ciecamente  e alla quale si affida quasi sempre, lancia ma è corto, allunga volteggiando 3 o 4 volte di rovescio ed effettua una posa perfetta, la mosca scende bene lungo la linea di cibo che porta dritto alla trota che non può far altro che salire e bollare . Ferrata di Remo, recupero e pesce nel guadino, tutto perfetto ! Mentre fotografiamo questo pesce ci rendiamo conto della sua bellezza e delle sue pinne esagerate, Respect!
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Adesso si che possiamo tornare a casa, adesso si che siamo soddisfatti, infreddoliti e stanchi ma soddisfatti e magari tra un pio di giorni potremmo riprovarci, sempre meglio di stare fermi ad aspettare in attesa che arrivi Marzo 🙂

A presto,  Antonio

CLOEON

Salve a tutti, questa la rubrica tratterà l’ordine degli effemerotteri e nello specifico la famiglia dei Baetidae cercando, nei limiti del possibile di rispettare la stagionalità di presenza degli sfarfallamenti nei nostri ecosistemi acquatici anche se non sarà semplice in quanto in un determinato periodo come ad esempio in primavera troveremo diversi ordini e famiglie che schiuderanno nello stesso periodo.

Il genere di questo mese è il Cloeon rappresentato dalla specie Cloeon cognatum (ex dipterum) il quale è presente in Italia in ogni regione in maniera massiccia.Cloeon_dipterum

Morfologia:

Il C. dipterum possiede un solo paio di ali. Questa caratteristica è sottolineata anche dall’epiteto specifico “dipterum”, che è composto dal prefisso latino di-, che significa due, e dalla parola greca πτερον (pteron), che significa ala. La colorazione delle ninfe come del resto dell’insetto adulto è assai variabile e va dal giallo chiaro al grgio verde a marroncino. Ephemeroptera - 12 mm -20110412_298.jpg_2011413102956_Ephemeroptera - 12 mm -20110412_298

Ciclo biologico:

C. dipterum si distingue dalle altre effimere per essere ovoviviparo, ed è l’unica specie conosciuta in Europa con questa caratteristica. Dopo 10-14 giorni dall’accoppiamento, le femmine cercano un luogo protetto ad esempio sui soffitti delle nostre case poi depongono le uova che si schiudono non appena entrano in contatto con l’acqua. Le larve possono sopravvivere per mesi in condizioni di anossia, un adattamento necessario per superare il periodo invernale negli stagni gelati superficialmente che contengono poco ossigeno disciolto ecco il motivo della loro abbondante diffusione.

Appuntamento alla prossima rubrica, un saluto a tutti.

Francesco Quagliarini


Kreh Loop

 Il Kreh Loop è un nodo pratico e veloce per ottenere una solida asola collegata all’artificiale .

Loop-Knot

Ringraziamo Pipam (Pagina italiana Pesca a mosca) per la collaborazione