Yearly Archive 2015

Passeggiata nell’arte – l’oro del Piceno

a cura di Remo Blasi
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Una temperatura non certo amica, con punte prossime ai 40•, non ferma sicuramente il FFC (circolo Legambiente) che anche quest’anno raccoglie l’invito a partecipare all’evento “Passeggiata nell’Arte – l’oro del Piceno” organizzata dall’ Associazione Culturale Arte & 20. IMG_6412
È bello vedere tanto interesse, non solo da parte dei pescatori, ma anche di coloro che, pur essendo profani del mondo della pesca, non possono evitare di ammirare all’opera il nostro Walter Luzi (WMangusta) come sempre infaticabile, nonostante il giorno prima, un lieve infortunio, abbia cercato invano di tenerlo lontano dall’evento.walterpass
A completare la buona immagine del nostro stand, già ricca, come detto, dell’operato di Walter, c’erano i nostri video ad illustrare quanto possa offrire una riserva come la ARS Tronto.
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Come già nelle passate edizioni, visto il più che positivo riscontro, abbiamo potuto constatare come, manifestazioni del genere, siano un momento propizio per diffondere sempre più quella che è la nostra passione nonché un’ottima vetrina per la nostra riserva.IMG_6411
Proprio per queste ultime ragioni saremo ancora presenti all’evento nelle giornate del 2 e 23 agosto prossimi.
Non ci resta che invitarvi tutti al nostro stand.

Collana Pam

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Occorrente :

  • 2 m. di filo di caucciù del diametro di 2 mm. (reperibile negozi oggettistica per collane)
  • 30 perline grosse (reperibili negozi oggettistica per collane)
  • 30 cm. di tubo in gomma del diametro di 8 mm., foro > 2 mm. (reperibili negozi oggettistica per collane)
  • 3 capicorda (reperibili merceria)
  • 4 moschettoni grandi, # 2/6 (reperibili negozio di pesca)
  • 2 girelle grani, # 3 (reperibili negozio di pesca)
Quando il caldo si fa torrido o quando dobbiamo ridurre l’attrezzatura da pesca al mimino possiamo utilizzare una collana PAM al posto del nostro giubbotto da pesca.
Realizzare la collana è molto semplice basta tagliare il filo di caucciù un po’ più lungo di quanto vogliamo grande la collana.

 

 

Prendere il tubo e forarlo al centro della sua lunghezza, perpendicolarmente al buco già presente con la testa di un chiodo scaldato su di una fiamma, facendo attenzione a non trapassarlo.

 

 

Prendere il filo ed infilarci le perline intervallate dai moschettoni o dalle girelle. Io uso lo schema PgPPPPPmPPPPPPmPPPPPPmPPPPPPmPPPPPgP dove P=perlina,g=girella,m=moschettone; ma è proprio questo il punto in cui le proprie necessità e la propria fantasia possono sbizzarrirsi.

 

 

Adesso basta infilare le due estremità del filo nelle due estremità del tubo facendole uscire dal buco praticato al centro e poi farle passare nel capocorda.
A questo punto la collana è finita per cui vi chiederete a cosa serveno gli altri capocorda che vi stanno avanzando.
Molto semplice per realizzare un banalissimo ma utilissimo porta finali.
Basta infilare in una delle due girelle il caucciù avanzato, poi le due estremità del filo in un capocorda, poi al centro delle bobine dei finali che volete portare ed infine nell’ultimo capocorda per bloccare le bobine.

 

 

La prossima volta vi spiego come realizzare alcuni accessori per la collana.

 

Andrea Cuccaro

 

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Isoperla

a cura di Francesco Quagliarini

La presente scheda tratta un insetto molto sensibile ai cambiamenti degli ecosistemi acquatici in termini di antropizzazione infatti i Plecotteri, come detto nella scheda precedente sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo

Diffusione e specificità

Philum Artropodi

Ordine Plecoptera

Famiglia Perlodidae

Sottofamiglia Isoperlinae

Specie Isoperla grammatica

L’ Isoperla grammatica è presente su tutto il territorio italiano con schiuse da maggio a luglio. E’ un insetto che predilige fiumi con fondo sassoso o roccioso nelle zone dove c’è sabbia fino a 1500 slm. La ninfa è di colore giallo verdastra con disegni bruni sugli uriti; l’immago ha ali gialle addome e corpo e zampe giallo verdastre.

Insetto adulto

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Generalità

Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.

Ciclo biologico

Stadio ninfale

Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.

Stadio immaginale

Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.

Il Grande Slam (parte terza)

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Ormai il desiderio di realizzare il Grande Slam era diventato una fissa…..

Tutte le notti combattevo con Permit e tarpon giganti (in sogno).Purtroppo nel 2012 , per motivi famigliari ( si sposava mio figlio) , non ho potuto organizzare il viaggio, che ho rimandato al Febbraio del 2013 . Come sempre contatto Tiziano, il quale mi propone un pacchetto di 10 giorni con moglie al seguito, e con una sorpresa in piu’, avro’ a disposizione per le uscite di pesca una nuova guida, molto esperta, e anche pescatore a mosca, Juan .Questa volta non ho scuse, se non realizzo almeno il tris, mi taglio le vene…….Arrivati a Punta Allen conosciamo Juan , un ragazzone simpatico con il quale mi intendo subito, e gli dico immediatamente quali sono i miei progetti , realizzare il Grande Slam. Infatti fin dalle prime uscite mi porta in canali e flats dove ritiene ci siano i pesci che mi interessano.Juan e’ davvero in gamba, avvista i pesci a 100 metri, mentre io come al solito non vedevo nulla,mi fa scendere dalla barca e con l’acqua alla gola mi trascina letteralmente ad incrociare il Permit che ha avvistato.Lancia..!!! lancia…! !!! permit a ore 10.00 ,20 metri. Come al solito l’emozione, il vento , le onde che mi arrivavano in bocca, lancio …ma sopra la testa del pesce ,che si spaventa e se ne va. Pazienza si riparte in cerca di altri pesci. I giorni passano fra catture e delusioni, finche’ arriviamo al fatidico giorno; il mare e’ perfetto, non c’e’ vento (strano), insieme a Tiziano , Juan e l’aiuto guida iniziamo una nuova giornata di pesca alla ricerca di pesci.Inizio subito con un bel bonefish, poi ci dirigiamo in un canale di mangrovie dove Tiziano al primo lancio stuzzica l’uscita di un bel Tarpon , e mi concede il secondo lancio ..al quale segue una ferrata vigorosa , c’e’!!!!!! dopo vari salti lo porto a bordo per la foto. A questo punto mi mancava solo il Permit.333

Juan con la sua esperienza continua a scrutare il mare , e a un certo punto grida : Palometa !!!! No due !!! una a ore 10 e una a ore 2. Ci vengono incontro. Lancio a ore 10 , circa 20 metri ma troppo preciso, in testa e se ne va, recupero velocemente la coda mentre l’altra si avvicina . E’ a circa 15 metri , il primo lancio troppo indietro, ,recupero coda e faccio un lancio rovescio , il tempo di far affondare la mosca ( una Avalon Fly ) sento una leggera trazione e ferro deciso …. C’e’ !!!!! Inizia una fuga che mi porta via non so quanto backing, ma la tengo , sento la sua forza e inizio il recupero lentamente assecondando le ripartite.

Il Grande Slam parte terza.docxDopo circa 20 minuti la vedo , bianca , rotonda, come uno specchio . e’ mia!!!! Finalmente !!! Juan la prenda per la coda e me la porge . Non so quanta adrenalina ho prodotto in quei minuti, ma il cuore per fortuna ha retto ….. e ora la soddisfazione di quella cattura mi ripagava di tutte le delusioni e gli sbagli fatti.

Finalmente il Grande Slam , e’ vero ho impiegato tre anni per realizzarlo, ma se considerate bene sono tre settimane di pesca, e per essere partito da zero esperienza in mare, posso essere soddisfatto, anzi lo sono.Il Grande Slam parte ter33za.docx

Continuo a sognare combattimenti con Tarpon enormi , Permit impossibili e bonefish da urlo

Asta luego ,

alla prossima avventura

Ubaldo Angelini

Le vostre catture – Giugno

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Angler: Fabrizio Simonetti

Nick Pipam: Cannador

Tecnica: Mosca secca

Artificiale: formica alata

Attrezzatura: Canna Greys 8,5 Piedi Coda #4 DT Floating, finale 12 piedi

Pesce: Trota Fario

Stripping basket da barca

Testo e foto di Paolo “Pablo” Fortunati

Dopo aver fatto parecchie uscite di pesca nel nostro mare, l’autunno scorso mi sono costruito/assemblato uno stripping basket adatto alle mie esigenze. Quando esco in mare con gli amici, noleggio una imbarcazione sui 5-6 metri con motore da 40hp e di solito sono io al timone anche in azione di pesca.
Questa particolare situazione mi ha creato un’esigenza, e cioè di avere lo stripping basket sempre molto vicino a me, sulla seduta di navigazione o sul pagliolo, con la possibilità di poterlo spostare rapidamente senza dover tribolare troppo e quindi il meno ingombrante possibile.
Dopo un primo test con un basket pieghevole modificato, ho trovato la soluzione per me più congeniale, ecco gli “ingredienti” :
1) Vaschetta per il bucato di forma ovale;
2) Confezioni di beccucci per silicone;
3) Confezione di colla “mille chiodi” o simili (non ciano acrilica);
4) Un foglio di poliestere rigido di altezza circa 4 cm.

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Si crea una dima con della plastica semirigida per dare la forma al foglio di poliestere che intaglieremo lentamente con un cutter, dando al bordo una certa conicità. Si prendono poi i beccucci e si appoggiano sopra la forma di poliestere per capire la quantità da fissare in seguito.

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Una volta individuata la sequenza corretta si fissano le posizioni con la punta di un beccuccio nella parte inferiore della forma di poliestere, per poi iniziare ad infilare gli stessi ad uno ad uno non prima di averne cosparso la punta di collante “mille chiodi”.

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Modellare con una spatolina le escrescenze di collante e lasciare seccare per qualche ora. Una volta seccato la base del nostro stripping basket è pronta per essere posizionata all’interno della vaschetta.

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Per completare l’opera, adorneremo la vaschetta con adesivi a tema ed ecco il nostro stripping basket pronto per l’uso, il tutto per meno di venti euro!

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Oltretutto al termine di una pescata ci potrà servire per riporre tutte quelle cose che rimangono sempre fuori dai nostri borsoni (stripping guards, guanti da salpaggio, sacchetto degli avanzi, ecc.ecc.)
….il gatto è un’optional ;-))

 

Hasta la vista

Paolo Fortunati (Pablo)
© PIPAM.it

Mondo Pam – Novità GIUGNO

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I canali Caccia e Pesca (Sky 235-236) lanciano la video competizione “Diventa uno di noi”, che offre la possibilità a tutti gli appassionati della caccia e della pesca di entrare a far parte con un proprio video del palinsesto dei due canali.

Per partecipare basta inviare all’indirizzo info@cacciaepesca.tv, fino alla fine di novembre 2015, un proprio video della durata di cinque minuti che racconti la propria passione, caccia o pesca, e la relativa liberatoria, scaricabile dal mini sito dedicato su cacciaepesca.tv, che ne autorizza l’uso nelle piattaforme tv e web dei canali. I filmati, oltre ad essere inediti e originali, non potranno contenere musiche coperte da copyright, pertanto i partecipanti potranno avvalersi della library musicale di Orla Music, messa a disposizione gratuitamente da Caccia e Pesca.

 Dal 1° dicembre 2015 al 31 gennaio 2016, tutti i video pervenuti, saranno resi disponibili nel mini sito dedicato all’interno di cacciaepesca.tv, per essere votati dal pubblico. Successivamente, dal 1° al 4 febbraio 2016, si riunirà una giuria di esperti, composta da membri della redazione dei canali Caccia e Pesca, a cui spetterà la valutazione finale dei contenuti e l’individuazione dei vincitori.

Ai vincitori, uno per il canale Caccia e uno per il canale Pesca, verrà offerto un contratto, del valore commerciale di 6 mila euro, per la fornitura di un filmato della durata di un’ora ciascuno che entreranno a far parte del palinsesto dei canali Caccia e Pesca (Sky 235-236).

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La Tacky Day Pack è la “sorellina” più piccola dellaTacky ed è in grado di contenere, usando gli inserti bidirezionali, fino a 180 artificiali. Rispetto alla Tacky classica, la Tacky Day Pack è

dotata di fori esterni che consentono di legare la scatola al gilet o anche anche alla collana.

Novità 2015!

Le Tacky Flybox stanno rivoluzionando il mondo delle scatole nel panorama della pesca a mosca! 

E’ risaputo: il foam ha grossi limiti! Nel tempo tende a cedere, scollarsi per non parlare di quanto il freddo o il caldo contribuiscano a deformarlo.

Le scatole Tacky sono costruite utilizzando una particolare mescola di silicone, studiata per non cedere e quindi anche in caso di colpi o cadute i vostri artificiali difficilmente si staccheranno, cosa che invece accade spesso con le classiche scatole con i fogli foam. La tenuta delle mosche è superiore perché il tipo di silicone adottato ha molta meno memoria rispetto al foam usato solitamente nelle scatole classiche.

Il guscio della Tacky, è composto da robustissimo policarbonato. La chiusura è garantita da due piccole calamite.

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…Le ultime dal forum

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ATTILA KILLER

Angler : Antonio Napolitano

Fly Tyer : Luca Santoro

Materiali Impiegati

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Perfection Loop

in questo breve filmato pubblicato da RIO PRODUCT vedremo come realizzare il “Perfection loop”.

Un nodo indistruttibile facile da realizzare e davvero molto utile per molte situazioni, Tippet, finali, spezzoni di filo ecc..

Pulizia sentieri in A.R.S TRONTO

a cura di Remo Blasi e Francesco Quagliarini

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La ditta (Angelici Giuseppe) che si occupa di sistemazioni agro-silvo-forestali ha il compito di tagliare e portar via dopo stoccaggio in loco, le piante cadute a terra e le piante in procinto di cadere. IMG_3642Il progetto ha ottenuto i permessi dalla forestale che ha contrassegnato le piante, dall’ ex genio civile della Provincia di Ascoli Piceno e dal consorzio di bonifica del fiume Tronto il tutto nel rispetto della sostenibilità ambientale che, noi come club di Legambiente, abbiamo richiesto e vigilato. IMG_3643Sono stati riaperti gli ingressi al fiume dalla confluenza con il torrente Castellano fino al limite a valle, in corrispondenza del ponte di Rozzi.A breve provvederemo all’installazione delle nuove bacheche nonchè al ripristino di altri ingressi. Vi terremo informati a riguardo”.

Il Fly Fisherman Club