…ULTIME DAL FORUM
4° POZZOLINI FLY FESTIVAL
Il 23 e 24 Gennaio 2016 , presso il Centro Fiere del Garda di Montichiari ( Bs ), statale Brescia-Mantova, Antonio Pozzolini, come da consuetudine, organizza il 4° POZZOLINI FLY FESTIVAL, tradizionalmente l’unico appuntamento italiano riservato esclusivamente ai praticanti ed ai simpatizzanti della pesca con la mosca artificiale. La manifestazione , unica del suo genere , è un’occasione ideale per provare tutti i prodotti messi a punto da Pozzolini tra cui la nuova canna TRT 7’6” # 3-4 in 3 pezzi leggermente più rigida delle ormai affermate ICT3 ( Italian Casting Technique ) in 3 sezioni disegnate per il lancio di code leggere e leggerissime , le TC4 – travel in 4 pezzi con doppio cimino di serie tra cui le modernissime 10′ # 2-3 e 4-5destinate alla pesca sia a secca che a ninfa , le potentissime e leggerissime AC4 in 4 pz. destinate al saltwater, le Carbolux , Precision , Realcast e le nuove Xpeed e TC2 in 2 sezioni offerte a prezzi vantaggiosissimi, la telescopica Minitrek e le canne in Bambu’ refendù oltre alle nuove serie di mulinelli tra cui la serie Classic LLS per gli amanti delle code leggere , tra cui le nuove Medline, fili, finali, ami , guadini ,mosche e tutta una vasta gamma di articoli innovativi per la pesca con la mosca artificiale. Gli appassionati avranno l’opportunità di incontrarsi, scambiarsi idee ed esperienze, discutere delle nuove tendenze , provare ed eventualmente acquistare , con lo sconto fiera del 10% , le attrezzature più aggiornate e sofisticate , ottenere notizie su itinerari e viaggi.
L’entrata è libera , con orario continuato dalle 9 alle 18 ed un simpatico rinfresco verrà offerto a tutti gli intervenuti.
Vasto il programma della manifestazione , aperta anche ad altri espositori del settore dell’outdoor , gestori di riserve e tour operators , che comprende anche:
– “ IERI , OGGI …. DOMANI “ un escursus su 50 anni di pesca a mosca in Italia, con esposizione di materiali , fotografie , filmati d’epoca e documenti sull’evoluzione e le mode che hanno caratterizzato , caratterizzano e probabilmente , caratterizeranno la pesca a mosca.
– SPAZIO COSTRUZIONE dove si alterneranno al morsetto i migliori flytiers che illustreranno le tecniche più avanzate e raffinate .
– SPAZIO LANCIO E SCUOLE, esibizionidi lancio con intervento degli istruttori delle varie scuole con la possibilità di ottenere utili consigli per migliorare la propria tecnica.
– SPAZIO VIAGGI – Itinerari, riserve di pesca ecc. in Italia ed all’estero
– SPAZIO ASSOCIAZIONI dove incontrare i rappresentanti dei pescatori a mosca.
– SPAZIO LIBRI E RIVISTE con la presenza delle maggiori testate ed editori specializzati tra cui Fly Line che presenterà i suoi nuovi libri.
– SPAZIO REFENDU ED ANTIQUARIATO….. ed altro ancora, tra cui giochi ed omaggi.
Il programma dettagliato ed aggiornato potrà essere visionato nella sezione EVENTI sul sito www.pozzolinifly.com
Per ulteriori informazioni :
POZZOLINI FLY FISHING di A.Pozzolini – Via Trento 2a – 25014 CASTENEDOLO (Bs)
Tel./Fax 030 2131002 – mobil 3346317910 – 3486012564 e-mail: info@p>ozzolinifly.com o visitando il sito www.pozzolinifly.com
Angler: Walter
Tecnica: Ninfa
periodo : Novembre 2015
Attrezzatura: canna Bamboo “Mangusta”
Pesce: Trota Fario
Anche quest’anno il May Fly di Bologna ha organizzato alla grande e con grandissima partecipazione , il Bamboo Raduno, a Lagacci-Biagioni.
Ricca di contenuti ed eventi di qualità con mostra di canne, Tyers all`opera,costruttori a confronto… il tutto condito da ottima cucina locale e quell’atmosfera particolare, quasi unica che il contesto di Lagacci regala ogni anno.
Noi del Fly Fisherman Club vogliamo ringraziare gli amici del May Fly per l’amicizia e la collaborazione ormai consolidata e vi invitiamo a visionare questo video per rivivere insieme i due giorni della manifestazione.
buona visione 😉
Come realizzare un doppio e triplo Surgeon Knots ?
Guardate questo video realizzato dall’azienda RIO Products
Testo e foto di Mau52
Quante volte c’è capitato di trovare l’occhiello dell’amo otturato da un pò di colla o dal solito pelucco che non abbiamo visto e reciso?
Per ovviare a questo piccolo problema ognuno di noi ha adottato un metodo, chi usa un amo, chi ha acquistato quello strumento che si chiama”spillo di servizio”. Ma poi quando ci troviamo costretti ad utilizzarli, risulta che l’amo spesso è scomoda da tenere tra le dita, e lo spillo di servizio spesso ha la punto troppo grossa e a volte non è retrattile, con il rischio di pungersi, senza parlare del costo di questo accessorio, che per motivi pratici teniamo appeso al nostro gilet da pesca, con il risultato che a volte lo perdiamo. E allora, per ovviare al problema, ho pensato a un comodo e utile rimedio che vado a illustrare di seguito. COSA SERVE
Una penna biro con il refil retrattile, un pò di Scottex, uno spillo da sarta meglio se ha la testina grossa, dell’Attack, un contenitore largo e con i bordi bassi (plafon delle bistecche) dell’alcool. PROCEDIMENTO
Smontare la penna, prendere il refil e con l’ausilio di una pinza togliere la punta che di solito è metallica. Quindi con alcuni pezzetti di carta tipo Scottex formate una sorta di salsicciotti arrotolandoli tra l’indice e il pollice. Devono essere piccoli per poter entrare nel refil. Introducetene uno o due, dove prima c’era la punta del refil e dopo qualche istante toglieteli. Eseguite quest’operazione per alcune volte, serve per togliere quanto più inchiostro si riesce, dopo di che immergete il refil in uno strato di alcool preventivamente preparato in un contenitore che permetta di lasciare il refil orizzontale… …e lasciate in ammollo per qualche minuto, quando l’alcool avrà cambiato colore, toglietelo e ripulitelo. Poi introducete altri pezzetti di carta e con l’ausilio di un altro spillo fate in modo di avvolgerli tutto intorno allo spillo per fissarlo al centro del refil e alla fine bloccate il tutto ancora con dell’attack. Attendete che sia asciutta e di seguito rimontate la penna, il vostro spillo di servizio è pronto. Lo potrete tenere nella tasca gilet come una comune penna, sarà sempre pronto non sarete costretti ad appenderlo sul gilet, la punta bucherà anche gli occhielli più piccoli e ritraendosi eviterete di bucarvi, e per finire se lo perderete, avrete perso qualche euro e lo potrete rifare. Mau52
© PIPAM.org
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Nel numero 6 di ” La pesca Mosca e Spinning” in edicola, troverete l’articolo di Antonio Napolitano che parla tecnica e di Ars Tronto , ecco a voi un assaggio:
Inverno non vuol dire solo laghetti: esistono realtà fluviali nelle quali è possibi- le insidiare a mosca le trote anche nei mesi più freddi dell’anno. Così è nell’ARS Tronto di Ascoli Piceno, dove, seguendo i consigli dell’autore, si può pescare con successo a secca, streamer e ninfa.
Sfoglia l’anteprima
http://issuu.com/lapescamoscaspinning/docs/la-pesca-mosca-e-spinning-6-2015_an?e=18028455/31603844
ENTOFLY
I Plecotteri, sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi. È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo
Diffusione e specificità
Philum Artropodi
Ordine Plecoptera
Famiglia Leuctridae
Sottofamiglia Leuctra
Specie
La Leuctra fusca è presente su tutto il territorio italiano con schiuse da agosto a novembre. E’ un insetto che predilige dai grandi fiumi fino ai torrenti con fondo sassoso, La ninfa è di colore grigio scuro brunastro; l’immago ha ali grigio molto scuro avvolte sopra l’addome con zampe grigio scure.
Insetto adulto
Ninfa
Generalità
Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.
Ciclo biologico
Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.
Stadio immaginale
Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.
A cura di Francesco Quagliarini