Daily Archive 21 Luglio 2015

Panama WM

FLY TYER = WALTER LUZI

DRESSING

AMO : MUSTAD 80150 #16

FILO : MARRONE

CODE : FIBRE DI FAGIANO DORATO

ADDOME : RAFIA NATURALE

RIGAGGIO : CRINE NERO DI CAVALLO

PALMER : PIUMA GINGER

ALI : PUNTE PIUME GINGER

TORACE : DUBBING SINTETICO OLIVA

HACKLES :  PIUMA GINGER

TESTA : FILO DI MONTAGGIO

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Mondo Pam – novità Luglio

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HATCH  Fly Fishing Crew!

Un modo giovane e moderno di intendere la pesca a mosca!  Ninfa, secca e streamer e via…ovviamente con il massimo rispetto nei confronti dei nostri amici pinnuti!

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I FILMATI DI LUGLIO



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7 Nodi per legare la mosca

In questo filmato realizzato dalla famosa azienda RIO Product vedremo 7 dei nodi più famosi per legare la mosca al finale, guardatelo attentamente e prendete appunti 🙂 di sicuro sarà molto utile per svariate situazioni in pesca .

This film shows how to tie 7 of the most popular fly fishing knots for attaching a fly to tippet material. Easy to see, and with clear directions, this is one of the best knot films out there. In addition, each knot finishes with a laboratory test that breaks the knot under a controlled environment – illustrating the relevant strength of each knot. All knots tested in this film were tied in a piece of 10 lb RIO Steelhead/Salmon tippet material.

Le vostre catture ( Luglio)

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Angler: Stefano

Tecnica: ninfa

periodo : Giugno 2015

Artificiale:Elastic body nymph

Attrezzatura: Canna Sage one 9 Piedi Coda #4 DT Floating, finale 15 piedi con strike indicator

Pesce: Trota Fario

Passeggiata nell’arte – l’oro del Piceno

a cura di Remo Blasi
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Una temperatura non certo amica, con punte prossime ai 40•, non ferma sicuramente il FFC (circolo Legambiente) che anche quest’anno raccoglie l’invito a partecipare all’evento “Passeggiata nell’Arte – l’oro del Piceno” organizzata dall’ Associazione Culturale Arte & 20. IMG_6412
È bello vedere tanto interesse, non solo da parte dei pescatori, ma anche di coloro che, pur essendo profani del mondo della pesca, non possono evitare di ammirare all’opera il nostro Walter Luzi (WMangusta) come sempre infaticabile, nonostante il giorno prima, un lieve infortunio, abbia cercato invano di tenerlo lontano dall’evento.walterpass
A completare la buona immagine del nostro stand, già ricca, come detto, dell’operato di Walter, c’erano i nostri video ad illustrare quanto possa offrire una riserva come la ARS Tronto.
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Come già nelle passate edizioni, visto il più che positivo riscontro, abbiamo potuto constatare come, manifestazioni del genere, siano un momento propizio per diffondere sempre più quella che è la nostra passione nonché un’ottima vetrina per la nostra riserva.IMG_6411
Proprio per queste ultime ragioni saremo ancora presenti all’evento nelle giornate del 2 e 23 agosto prossimi.
Non ci resta che invitarvi tutti al nostro stand.

Collana Pam

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Occorrente :

  • 2 m. di filo di caucciù del diametro di 2 mm. (reperibile negozi oggettistica per collane)
  • 30 perline grosse (reperibili negozi oggettistica per collane)
  • 30 cm. di tubo in gomma del diametro di 8 mm., foro > 2 mm. (reperibili negozi oggettistica per collane)
  • 3 capicorda (reperibili merceria)
  • 4 moschettoni grandi, # 2/6 (reperibili negozio di pesca)
  • 2 girelle grani, # 3 (reperibili negozio di pesca)
Quando il caldo si fa torrido o quando dobbiamo ridurre l’attrezzatura da pesca al mimino possiamo utilizzare una collana PAM al posto del nostro giubbotto da pesca.
Realizzare la collana è molto semplice basta tagliare il filo di caucciù un po’ più lungo di quanto vogliamo grande la collana.

 

 

Prendere il tubo e forarlo al centro della sua lunghezza, perpendicolarmente al buco già presente con la testa di un chiodo scaldato su di una fiamma, facendo attenzione a non trapassarlo.

 

 

Prendere il filo ed infilarci le perline intervallate dai moschettoni o dalle girelle. Io uso lo schema PgPPPPPmPPPPPPmPPPPPPmPPPPPPmPPPPPgP dove P=perlina,g=girella,m=moschettone; ma è proprio questo il punto in cui le proprie necessità e la propria fantasia possono sbizzarrirsi.

 

 

Adesso basta infilare le due estremità del filo nelle due estremità del tubo facendole uscire dal buco praticato al centro e poi farle passare nel capocorda.
A questo punto la collana è finita per cui vi chiederete a cosa serveno gli altri capocorda che vi stanno avanzando.
Molto semplice per realizzare un banalissimo ma utilissimo porta finali.
Basta infilare in una delle due girelle il caucciù avanzato, poi le due estremità del filo in un capocorda, poi al centro delle bobine dei finali che volete portare ed infine nell’ultimo capocorda per bloccare le bobine.

 

 

La prossima volta vi spiego come realizzare alcuni accessori per la collana.

 

Andrea Cuccaro

 

www.pipam.it

Isoperla

a cura di Francesco Quagliarini

La presente scheda tratta un insetto molto sensibile ai cambiamenti degli ecosistemi acquatici in termini di antropizzazione infatti i Plecotteri, come detto nella scheda precedente sono ritenuti degli ottimi indicatori dello stato della qualità delle acque dei ruscelli e dei fiumi È stato chiaramente dimostrato che gli stadi ninfali dei Plecotteri necessitano di acque fredde e ben ossigenate per la loro sopravvivenza e che di conseguenza sono molto suscettibili alle contaminazioni, dei corsi d’acqua, causate dall’uomo

Diffusione e specificità

Philum Artropodi

Ordine Plecoptera

Famiglia Perlodidae

Sottofamiglia Isoperlinae

Specie Isoperla grammatica

L’ Isoperla grammatica è presente su tutto il territorio italiano con schiuse da maggio a luglio. E’ un insetto che predilige fiumi con fondo sassoso o roccioso nelle zone dove c’è sabbia fino a 1500 slm. La ninfa è di colore giallo verdastra con disegni bruni sugli uriti; l’immago ha ali gialle addome e corpo e zampe giallo verdastre.

Insetto adulto

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Generalità

Le ninfe e le neanidi vivono in ambienti acquatici, sotto le pietre, di preferenza nei letti di torrenti e ruscelli rocciosi dotati di correnti più o meno tumultuose, ma vi sono anche specie che prediligono luoghi sabbiosi. Alle alte latitudini, laghi freddi e stagni divengono anche dei luoghi idonei al loro insediamento. Diversi studi hanno dimostrato che molte specie sono state rinvenute in situazioni particolari, alcune sotto grosse pietre, altre nella ghiaia e altre ancora in letti di foglie. Durante questo stadio si nutrono predando altri invertebrati acquatici oppure di alghe e detrito, ma divengono anche preda di pesci ed uccelli.

Ciclo biologico

Stadio ninfale

Tutte le ninfe sono acquatiche e somigliano agli adulti per molti aspetti: hanno tre segmenti tarsali; le antenne sono lunghe e filiformi; hanno sempre lunghi cerci e mancano sempre di coda centrale o filamento caudale mediano; le branchie, qualora le abbiano, possono trovarsi in varie parti del torace e addome e sono composte solo da filamenti e non da lamine; ciascuno dei segmenti toracici è ricoperto da un grande sclerite. A seconda della specie, del sesso e delle condizioni ambientali, le ninfe compiono dalle 12 alle 24 mute. Lo sviluppo fino allo stadio immaginale può durare da uno a tre anni a seconda della specie. Lo sfarfallamento avviene in primavera o in autunno, prevalentemente di notte.

Stadio immaginale

Hanno tre segmenti tarsali, ma le loro zampe posteriori non sono idonee al salto. Le loro antenne sono filiformi e lunghe almeno la metà la lunghezza del corpo. I loro cerci sono almeno altrettanto lunghi e formati da molti segmenti. Le ali sono quasi sempre presenti e sono ripiegate orizzontalmente all’indietro sopra il corpo, quelle anteriori sono lunghe e strette, le posteriori sono più corte. Durante la vita immaginale, che può durare solo pochi giorni o settimane, i Plecotteri vivono nei pressi dei corsi d’acqua dove vivono le ninfe, tra le pietre o tra la vegetazione. La loro alimentazione è costituita prevalentemente da alghe o da licheni, alcuni però non si alimentano a causa di un apparato boccale completamente ridotto. Il resto della loro, sia pur breve vita, è dedicato alla riproduzione. La riproduzione è sessuale, l’accoppiamento avviene a terra e le uova vengono deposte sulla superficie dell’acqua.

Il Grande Slam (parte terza)

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Ormai il desiderio di realizzare il Grande Slam era diventato una fissa…..

Tutte le notti combattevo con Permit e tarpon giganti (in sogno).Purtroppo nel 2012 , per motivi famigliari ( si sposava mio figlio) , non ho potuto organizzare il viaggio, che ho rimandato al Febbraio del 2013 . Come sempre contatto Tiziano, il quale mi propone un pacchetto di 10 giorni con moglie al seguito, e con una sorpresa in piu’, avro’ a disposizione per le uscite di pesca una nuova guida, molto esperta, e anche pescatore a mosca, Juan .Questa volta non ho scuse, se non realizzo almeno il tris, mi taglio le vene…….Arrivati a Punta Allen conosciamo Juan , un ragazzone simpatico con il quale mi intendo subito, e gli dico immediatamente quali sono i miei progetti , realizzare il Grande Slam. Infatti fin dalle prime uscite mi porta in canali e flats dove ritiene ci siano i pesci che mi interessano.Juan e’ davvero in gamba, avvista i pesci a 100 metri, mentre io come al solito non vedevo nulla,mi fa scendere dalla barca e con l’acqua alla gola mi trascina letteralmente ad incrociare il Permit che ha avvistato.Lancia..!!! lancia…! !!! permit a ore 10.00 ,20 metri. Come al solito l’emozione, il vento , le onde che mi arrivavano in bocca, lancio …ma sopra la testa del pesce ,che si spaventa e se ne va. Pazienza si riparte in cerca di altri pesci. I giorni passano fra catture e delusioni, finche’ arriviamo al fatidico giorno; il mare e’ perfetto, non c’e’ vento (strano), insieme a Tiziano , Juan e l’aiuto guida iniziamo una nuova giornata di pesca alla ricerca di pesci.Inizio subito con un bel bonefish, poi ci dirigiamo in un canale di mangrovie dove Tiziano al primo lancio stuzzica l’uscita di un bel Tarpon , e mi concede il secondo lancio ..al quale segue una ferrata vigorosa , c’e’!!!!!! dopo vari salti lo porto a bordo per la foto. A questo punto mi mancava solo il Permit.333

Juan con la sua esperienza continua a scrutare il mare , e a un certo punto grida : Palometa !!!! No due !!! una a ore 10 e una a ore 2. Ci vengono incontro. Lancio a ore 10 , circa 20 metri ma troppo preciso, in testa e se ne va, recupero velocemente la coda mentre l’altra si avvicina . E’ a circa 15 metri , il primo lancio troppo indietro, ,recupero coda e faccio un lancio rovescio , il tempo di far affondare la mosca ( una Avalon Fly ) sento una leggera trazione e ferro deciso …. C’e’ !!!!! Inizia una fuga che mi porta via non so quanto backing, ma la tengo , sento la sua forza e inizio il recupero lentamente assecondando le ripartite.

Il Grande Slam parte terza.docxDopo circa 20 minuti la vedo , bianca , rotonda, come uno specchio . e’ mia!!!! Finalmente !!! Juan la prenda per la coda e me la porge . Non so quanta adrenalina ho prodotto in quei minuti, ma il cuore per fortuna ha retto ….. e ora la soddisfazione di quella cattura mi ripagava di tutte le delusioni e gli sbagli fatti.

Finalmente il Grande Slam , e’ vero ho impiegato tre anni per realizzarlo, ma se considerate bene sono tre settimane di pesca, e per essere partito da zero esperienza in mare, posso essere soddisfatto, anzi lo sono.Il Grande Slam parte ter33za.docx

Continuo a sognare combattimenti con Tarpon enormi , Permit impossibili e bonefish da urlo

Asta luego ,

alla prossima avventura

Ubaldo Angelini