Si è vero avere la ARS TRONTO a pochi Km da casa o dal lavoro è una vera fortuna ma qualche volta capita di voler cambiare tecnica o tipo di acqua e a quel punto si parte alla ricerca del classico laghetto per praticare una pesca diversa,con esche e prede diverse e difficoltà che mettono alla prova la nostra capacità di adattarci alle situazioni di pesca.
Pescare al lago è molto rilassante è farlo con il belly boat è il massimo! Sembra davvero di essere isolati da tutto e tutti e ci si ritrova a stretto contatto con la natura .
Potersi muovere in acqua, grazie alle pinne montate sugli scarponi o direttamente sui calzari dei waders, ci fa sentire parte integrante dell’ambiente in cui stiamo pescando, quando ci si muove in silenzio e nei momenti di pausa si vedono i pesci che nuotano sotto il belly.
Questa tecnica praticata con il belly ci permette di raggiungere gli angoli più impervi dello spot di pesca di conseguenza si hanno più attacchi e possibilità di catture
la canna che solitamente si usa è una 9′ o 9,6″per coda 7-8 ottima sia da riva che con il belly, le mosche più utilizzate in questo lago sono i popper in foam lanciati sotto la sponda ”
Il belly boat si può sgonfiare e trasportare dentro la sacca all’interno dell’auto oppure lasciarlo gonfio e legarlo sul portapacchi ( dipende dalla frequenza di utilizzo).
Pescando i bass con gli streamer o popper può capitare di catturare qualche lucciotto per questo sarebbe meglio utilizzare uno spezzone di fc oppure un cavetto d’acciaio per non richiare di perdere il “trofeo ” ma corriamo il rischio di compromettere la naturalezza dei movimenti dell’artificiale.
a cura di Aldo Angelini
MATERIALI IMPIEGATI :
Amo : Mustad 539 del n° 12 o altro a filo sottile
Filo di montaggio: nero
Coda : fibre di gallo Brown
Addome: rafia naturale
Ali : pelo di coda di vitello bianco
Collarino : hackle di gallo Brown
Testa : filo di montaggio
a cura di Remo Blasi
“Con immenso piacere vi comunichiamo che è appeno uscito in edicola (venerdì 28 Marzo per la precisione) “Pesca Maps – guida ai migliori spot italiani”.
E con altrettanto immenso piacere vi informiamo che la A.R.S. Tronto è stata inserita tra questi. Questo per noi non può che essere motivo di orgoglio e di soddisfazione per il lavoro svolto sinora.
Altresì è carburante direttamente iniettato nei nostri motori che, per affrontare il duro lavoro che ci aspetta da qui in avanti, non potranno permettersi di girare a vuoto.
Coscienti del fatto che questo deve essere assolutamente un punto di partenza e non di arrivo, cogliamo l’occasione per ringraziare gli amici Matteo De Falco e Alberto Salvini che, nel creare questa guida, hanno pensato anche alla A.R.S. Tronto.
Buona lettura e come dice qualcuno….nel frattempo tutti a pesca !!!”